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Non proprio puntuali. Le Frecce nel Salento non hanno esattamente il dono della puntualità e della precisione. Ma in questo caso non si parla espressamente di treni. Già perché lo svarione, questa volta, è su un appuntamento promosso sul mensile gratuito per i viaggiatori "La freccia" del mese di dicembre 2023 di Trenitalia: a pagina 53, è pubblicata la fotografia del presepe di Lecce, peccato prò che quest'appuntamento oramai non è più realtà da diversi anni.
Verrebbe da dire, insomma, che i ritardi sui binari si trasferiscono anche su carta.
L'interrogazione
«Premesso che sul mensile gratuito per i viaggiatori "La freccia" del mese di dicembre 2023 di Trenitalia - si legge nell'interrogazione - a pagina 53, è pubblicata la fotografia del presepe di Lecce realizzato da amministrazioni precedenti all'attuale, in piazza Sant’Oronzo; che tale foto è inserita come attrattiva da segnalare ai turisti che vogliono trascorrere le vacanze di Natale nella nostra città apprezzandone l'identità; che è evidente che si tratti di una notizia falsa veicolata a migliaia di passeggeri di Trenitalia e che il turista attratto dalla suggestiva offerta può essere indotto a programmare la sua vacanza, suggestionato appunto, da un'offerta non solo ingannevole, ma oggettivamente falsa; che tale circostanza discrimini la credibilità di una delle più belle città del Mezzogiorno procurando danni non trascurabili proprio al settore turistico che genera notevole parte degli introiti al comune di Lecce; che Lecce deve essere rappresentata al potenziale turista per quello che è oggi e per ciò che realmente può offrire; che il fatto è dunque di una gravità notevole».
Per questi motivi «si interroga il sindaco e assessore al ramo per sapere se la foto (e dunque il commento e la didascalia) siano state autorizzati per l'uso da parte di Trenitalia; se e chi ha dato autorizzazione e con quale atto; per quale motivo è stata inserita un'immagine falsa quando si sarebbero potuti scegliere altri luoghi a discrezione dell'amministrazione. Se dovesse accertarsi che nessuna autorizzazione è stata rilasciata a Trenitalia, se ritengano sindaco e assessore di pretendere il giusto indennizzo per aver procurato un danno così grande all'immagine».
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