Si lancia dal castello di Otranto: madre muore sotto gli occhi dei turisti

OTRANTO - Tragedia nel primo pomeriggio di ieri a Otranto: una donna del posto si è lanciata nel vuoto dalla cortina della Porta a Mare precipitando nel Fossato del...

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OTRANTO - Tragedia nel primo pomeriggio di ieri a Otranto: una donna del posto si è lanciata nel vuoto dalla cortina della Porta a Mare precipitando nel Fossato del Castello dopo un volo di oltre venti metri. In un tranquillo pomeriggio estivo, proprio mentre sopraggiungeva il sindaco della città, Pierpaolo Cariddi, con una delegazione di statunitensi, la donna, Maide Stefanelli, 47 anni, è salita sul muro adiacente al ponte in legno che sostituisce l'antico camminamento di guardia della Porta a Mare: è stato proprio il primo cittadino a dirle  di non sporgersi perché era molto pericoloso.

«Diceva parole incomprensibili tanto che pensavamo stesse facendo qualche foto o video parlando con qualcuno che magari la stava fotografando dal fossato - racconta il primo cittadino -. Mentre cercavamo di raggiungerla ha aperto le braccia e si è lanciata nel vuoto, incredibile, appena pochi istanti e saremmo riusciti a prenderla per farla scendere. Una tragedia - continua Cariddi -, dopo il tonfo i sanitari hanno tentato a lungo di rianimarla, ma è stato tutto inutile. Solo dopo ho saputo fosse una nostra concittadina, di spalle non ero riuscito a riconoscerla».
Dopo diverso tempo, mentre i sanitari cercavano di rianimarla, subito dopo essersi lanciata nel vuoto, la donna, che non aveva con sé i documenti è stata riconosciuta come cittadina di Otranto. Il tentativo dei sanitari del 118 di rianimarla è stato inutile, il colpo ricevuto le è stato fatale. Sul posto, i sanitari del 118 ed i carabinieri, oltre ai Vigili Urbani ed alla Polizia hanno constatato il decesso.

L'accesso al Centro Storico dal lato della Porta a Mare è stato chiuso, così come quello al ponte che collega la Porta a Mare con il Bastione dei Pelasgi. I Carabinieri hanno effettuato i rilievi del caso. In città sono tutti sconvolti, Maide era conosciuta, lavorava in un negozio del centro storico ed aveva un figlio, Simone, di 24 anni. Nel primo pomeriggio ha salutato le amiche vicino al negozietto, ha lasciato portafoglio e documenti dicendo che sarebbe tornata subito, invece nessuno ha immaginato che avesse deciso di farla finita. Mesi addietro aveva avuto qualche problema di depressione, ma sembrava averlo superato, in genere, nelle ore libere, faceva sempre lunghe passeggiate con il suo inseparabile husky bianco. Una tragedia quasi inspiegabile se non fosse che il male di vivere che sembrava averla abbandonata era, invece, riuscito a portarla verso un gesto estremo ed imprevedibile. Momenti strazianti si sono avuti quando sono giunti sul posto i familiari, nonché quando in città ha iniziato a circolare la notizia che fosse proprio lei ad essere la donna suicida che, all'inizio, tutti credevano fosse una turista straniera. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia