Porsche, caso espropri: proprietari dei terreni pronti al confronto

Incontro fissato per oggi alle 21

Porsche, caso espropri: proprietari dei terreni pronti al confronto
Oggi alle 21 i cittadini che hanno ricevuto l’avviso di esproprio da parte della Regione (134) s’incontreranno a Boncore (frazione di Nardò) per approntare una...

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Oggi alle 21 i cittadini che hanno ricevuto l’avviso di esproprio da parte della Regione (134) s’incontreranno a Boncore (frazione di Nardò) per approntare una strategia comune nei confronti dell’ente e di Porsche, promotrice del progetto per il quale la procedura espropriativa si è resa necessaria. 


Il confronto è organizzato dall’avvocato Alberto Egidio Gatto, consigliere neretino di minoranza (Fratelli d’Italia) che pochi giorni fa ha definito Porsche come «un privato che vuole colonizzare un intero territorio in una delle zone più fertili dal punto di vista agricolo e zoologico» e accusato «Comune e Regione di assumere con metodi carbonari decisioni destinate a incidere pesantemente e irrimediabilmente sul territorio». 

Il progetto


Sulle aree da espropriare non sono previste le 9 nuove piste previste dal piano, bensì alcune fra le opere pubbliche compensative contemplate dallo stesso, ovvero: itinerari ciclopedonali, riqualificazione del centro visite di Torre Chianca, valorizzazione della Pineta “Serra degli Angeli” nella Riserva “Palude del Conte e Duna Costiera”, eliporto a disposizione del sistema sanitario pugliese e centro antincendio (implementazione). Dopo la notifica degli avvisi di esproprio e le prime proteste, il quadro si è arricchito della nuova posizione della Regione ma anche di alcuni espropriandi. 


Il 31 agosto, su Quotidiano, il direttore di Asset Puglia, Elio Sannicandro, artefice dell’Accordo da 450 milioni di euro, si è detto, infatti, disponibile anche a rivedere il progetto in presenza di valide e certificate ragioni. Apertura apprezzata dall’avvocato Gioconda Polito amministratrice di Masseria Donna Gioconda, che, da esproprianda, ha pure manifestato l’interesse a valutare l’opportunità in ragione della proposta indennitaria che di fatto alcuno dei cittadini interessati ha ancora ricevuto. Intanto, l’avvocato Adriano Tolomeo ha supposto la nullità della procedura per il mancato dibattito pubblico previsto dalla legge regionale 28/2017, ma è stato subito incalzato dalla Regione che ha motivato le ragioni della scelta.


Ed ha parlato pure Legambiente che ha chiesto la riapertura del confronto, sebbene nella Conferenza dei servizi funzionale al rilascio delle autorizzazioni siano intervenute pure alcune associazioni, quali quella denominata “Valorizziamo Punta Prosciutto” e l’Associazione Turistico Ambientale Eurovillage.


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Quotidiano Di Puglia