Picchiava la compagna per sottrarle il reddito di cittadinanza: condannato

Picchiava la compagna per sottrarle il reddito di cittadinanza: condannato
Avrebbe picchiato la compagna, beneficiaria del reddito di cittadinanza, per costringerla a consegnargli quotidianamente delle piccole somme di denaro, dai 20 ai 40 euro,...

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Avrebbe picchiato la compagna, beneficiaria del reddito di cittadinanza, per costringerla a consegnargli quotidianamente delle piccole somme di denaro, dai 20 ai 40 euro, utilizzate per l’acquisto di droga. Per questo un 25enne di Gagliano del Capo è stato condannato, con processo a rito abbreviato, a 7 anni e 4 mesi di reclusione. 

L'arresto nel maggio scorso

Nel maggio scorso, il giovane è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia, lesioni, sequestro di persona, estorsioni, tentate e consumate. Il pubblico ministero Francesca Miglietta aveva invocato una pena a 8 anni di reclusione, 8 mesi in più rispetto alla pena inflitta dalla giudice Silvia Saracino, che ha condannato l’imputato anche al pagamento di una multa di 6mila euro e una provvisionale di 25mila euro. Il resto del risarcimento del danno dovrà essere liquidato in separata sede alla donna, parte civile con l’avvocata Elita D’Amilo. 

Tra gli episodi più gravi finiti al vaglio della giudice, c’è quello del 9 maggio 2022, quando infine la donna scelse di ribellarsi rifiutando di consegnare il denaro al compagno scatenando la violenza dell’uomo. 

In preda alla rabbia, il 25anne l'avrebbe colpita con calci e pugni in diverse parti del corpo sino a farla cadere a terra. Brandendo un bastone di legno l’avrebbe poi minacciata dicendole che le avrebbe estratto tutti i denti con una pinza. Minacce rivolte anche al figlio della donna e ad altri parenti: “Se non mi dai i soldi brucio te, tua nonna ed il bambino”. Al culmine della lite il 25enne avrebbe condotto la donna in un locale in un locale abbandonato nei pressi della stazione ferroviaria di Casarano, dove vivevano, sequestrandola, di fatto, dalle 20 alle 21.15 chiudendo la porta con un lucchetto e impedendole di scappare dalla finestra.

Il 25enne, difeso dall’avvocato Luca Puce, finì in carcere salvo poi ottenere dal Tribunale del Riesame, gli arresti domiciliari, dove è tuttora recluso.

 

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Quotidiano Di Puglia