Pescatori di frodo a Porto Cesareo: scattano i sequestri della Guardia Costiera

Pescatori di frodo a Porto Cesareo: scattano i sequestri della Guardia Costiera
Pescatori di frodo in azione nell'Area Marina Protetta Porto Cesareo, interviene la Guardia Costiera di Gallipoli e scattano sequestri e denunce. L'azione di tutela e...

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Pescatori di frodo in azione nell'Area Marina Protetta Porto Cesareo, interviene la Guardia Costiera di Gallipoli e scattano sequestri e denunce. L'azione di tutela e salvaguardia di territorio ed ambiente è stata condotta dai militari gallipolini con l'ausilio dei colleghi in servizio presso il locale ufficio marittimo "Torre Cesarea", nell’ambito delle attivita' previste. Due distinti interventi, infatti, sono stati portati a termine per reprimere illeciti monitorati e registrati anche grazie all'occhio delle telecamere attive presso la torre di controllo dell'Amp Porto Cesareo. In particolare nella tarda mattinata di ieri, una motovedetta ha individuato in località Frascone, all’interno della zona di riserva integrale – zona A, in cui è vietata qualunque tipo di attività ad eccezione della ricerca scientifica, un pescatore sportivo intento nella pesca di polpi. Il trasgressore una volta raggiunto è stato deferito all’Autorità Giudiziaria e gli attrezzi utilizzati posti sotto sequestro.

Il pescato

Per quanto riguarda il prodotto della pesca, consistente in circa 10 kg di "Octopus Vulgaris", sottoposto a verifica dell’idoneità al consumo umano da parte del personale del servizio sanitario, e poi devoluto in beneficienza. Sempre nella giornata di ieri, nel tardo pomeriggio, nei pressi della località Torre Inserraglio (nel comune di Nardò) venivano individuati attraverso il sistema di video sorveglianza dell’Amp, due soggetti provenienti dalla provincia di Trani, intenti in attività di pesca. I proventi della pesca, consistenti in circa 1800 esemplari di Echinoidea Leske (cd. ricci di mare), pescati illegalmente nell’area protetta – zona C e raccolti all’interno di alcune ceste per il successivo trasporto, essendo risultati ancora vivi e vitali, venivano rigettati in mare con la collaborazione del personale del Consorzio dell’Area marina protetta di Porto Cesareo. Si procedeva, altresì, al sequestro degli attrezzi utilizzati (bombole, erogatore, oggetti per la raccolta) e all’irrogazione di una sanzione amministrativa di 2.000 euro. Le attività di controllo, sia diurne che notturne, come sempre sono state condotte da parte del personale della Guardia Costiera gallipolina unitamente al Consorzio di gestione dell’Area marina protetta, ente istituzionalmente preposto per la protezione ambientale, la tutela della valorizzazione delle risorse biologiche e geomorfologiche della zona e per il ripopolamento ittico, proseguiranno anche nei prossimi giorni.

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Quotidiano Di Puglia