Lo lasciano a terra perché non ci sono più posti sul pullman e perde il lavoro. Per Giovanni Mondello la fortuna bussa alla sua porta: lui apre, la saluta e prima...
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Soltanto il 17 agosto la speranza inizia a prendere forma: Giovanni riceve una telefonata da Bologna. È il titolare di una impresa edile a contattarlo: gli propone di lavorare per la sua ditta come manovale. Ovviamente, emozionato, accetta e l’appuntamento di lavoro viene fissato per la domenica del 21 agosto proprio sul cantiere. Nelle immediatezze, l’uomo si trovava a Messina in casa della madre. Si reca in stazione per prenotare un posto sul treno ma non ci sono biglietti. Prova con i pullman. Ne trova uno e prenota il suo posto per il 20 alle 19. Ma per ironia della sorte quel pullman non passa. Alle 19.40 si fermano altri due pullman ma su nessuno dei due lui e altri passeggeri sono potuti salire perché erano arrivati già quasi pieni e l’autista li aveva invitati a salire sul bus successivo, di cui poi non c’è stata nessuna traccia. Per Giovanni l’amara sorpresa è arrivata quando ha chiamato il titolare della ditta bolognese per avvertirlo della disavventura e che avrebbe trovato il modo di raggiungere Bologna quanto prima. «A me serviva un operaio subito. Mi dispiace ma metterò qualcun altro al suo posto perché dobbiamo terminare dei lavori con urgenza».
Oltre all’occasione del lavoro perduta a Giovanni non è stato neppure rimborsato il biglietto del pullman: 78 euro persi e l’impossibilità di raggiungere Bologna per presentarsi sul posto di lavoro. Ora il suo appello si fa ancora più forte e disperato: «Spero che qualcuno si faccia avanti con una proposta di lavoro. Ho sempre lavorato nei supermercati come cassiere, magazziniere. Ma sarei ben felice di fare qualunque attività pur di riappropriarmi della mia dignità di uomo, marito e padre». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia