Cercherà di patteggiare un anno e quattro mesi da scontare in libertà per lasciarsi così alle spalle la vicenda che lo vede responsabile di aver custodito nel pc migliaia di...
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E' questa la richiesta di pena formulata dall'avvocato Tommaso Gabrieli per conto di G.P, l'imbianchino 42enne di Calimera arrestato il 17 novembre scorso con l'accusa di detenzione di materiale pedopornografico aggravato dall'ingente quantità. Sull'istanza c'è già l'approvazione del pubblico ministero Maria Vallefuoco, titolare del fascicolo d'inchiesta. Ma a mettere l'ultima parola, che non è escluso arrivi già questa mattina, sarà il giudice Giovanni Gallo.
A smascherare l'operaio, molto stimato in paese, sono state le indagini svolte dagli agenti della Polizia postale di Roma nell'ambito di un'inchiesta coordinata dalla Procura capitolina.
In casa dell'uomo, gli investigatori, coadiuvati dai colleghi di Lecce, sequestrarono un personal computer, dove erano contenuti numerosi file di minorenni, e alcuni cd. Il 40enne fu così sottoposto a fermo, poi convertito dal magistrato nell'arresto in carcere. Proprio nel carcere di “Borgo San Nicola” arrivò la confessione dell'indagato: ammise ogni responsabilità, di aver scaricato lui da Internet quei file, di aver iniziato per curiosità, ma che la sua poi sarebbe diventata una vera ossessione dalla quale non riusciva a liberarsi.
Al termine dell'interrogatorio, il giudice convalidò l'arresto, concedendo all'imbianchino la misura meno restrittiva dei domiciliari (dove è tuttora detenuto), come richiesto dallo stesso pubblico ministero.
V.Val.
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Quotidiano Di Puglia