Sospeso dalla carica di sindaco di Patù, nel Capo dei Leuca, Gabriele Abaterusso (Leu), 37 anni. La sospensione, decisa dal ministro dell’Interno, è stata...
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Il provvedimento è stato adottato in base alla Legge Severino e muove dalla condanna per bancarotta per distrazione inflitta dalla Corte d’Appello di Lecce al termine di un processo riapertosi in seguito all’annullamento disposto dalla Corte di Cassazione. L’inchiesta che aveva coinvolto il sindaco di Patù rigurdava il crac finanziario del calzaturificio “Vereto”.
In una nota diffusa poco fa, Gabriele Abaterusso fa sapere di ritenere «un atto ingiusto la sospensione adottata nei miei confronti da parte del Ministero degli Interni attraverso le Prefettura di Lecce. Peraltro - aggiunge - arriva dopo ben 5 mesi da una sentenza di condanna su cui gravano parecchi interrogativi su merito e modalità. Ricordo che quella sentenza è stata emessa dalla Corte d’Appello leccese dopo che la Suprema Corte di Cassazione aveva cancellato la precedente. Voglio sperare - aggiunge - che nella vicenda giudiziaria non abbiano inciso fatti diversi da quelli strettamente processuali e che nella vicenda della mia momentanea sospensione non abbia avuto un ruolo la mia appartenenza politica e la mia esposizione su questioni rilevanti, da ultima la mia partecipazione con il gonfalone del mio comune alla manifestazione a sostegno del sindaco di Riace, Mimmo Lucano. Cosa che ha dato indubbiamente fastidio a chi ha fatto del razzismo xenofobo il principale argomento della sua battaglia politica. Se così fosse, sarebbe grave, anche se, visti i tempi, non me ne meraviglierei». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia