Parabita, ecco il parco comunale: sarà inaugurato l'1 maggio. «Qui una preziosa collezione botanica»

Parabita, ecco il parco comunale: sarà inaugurato l'1 maggio. «Qui una preziosa collezione botanica»
Un fiore all’occhiello della città di Parabita è pronto a sbocciare, più bello che mai. È il parco comunale Aldo Moro, il grande polmone verde...

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Un fiore all’occhiello della città di Parabita è pronto a sbocciare, più bello che mai. È il parco comunale Aldo Moro, il grande polmone verde antistante alla Basilica della Madonna della Coltura, che sarà inaugurato lunedì 1 maggio dopo un’importante opera di riqualificazione e rivegetazione. Un intervento di livello, non solo estetico ma di contenuto, che lo ha trasformato in “collezione botanica”, guadagnando il patrocinio del Consiglio nazionale, regionale e provinciale degli Agronomi.


L’idea affonda le sue radici nel progetto Città Giardino avviato nel 2019 dal sindaco Stefano Prete: un “piano regolatore” del verde chiamato a organizzare e coordinare gli interventi sulle aree verdi di Parabita, sottraendole all’improvvisazione emergenziale. E il lavoro odierno sul parco comunale ne è la punta di diamante. Tolte le piante secche o in cattive condizioni, e piantumate altrove quelle non più in grado di vivere per mancanza di spazio, sono state messe a dimora 28 specie diverse tra alberi, siepi e fiori. La scelta è stata compiuta in base a criteri di compatibilità col terreno, col clima e con gli spazi disponibili, con una progettazione e una regia sui lavori seguita da un team di professionisti diretti dall’agronomo Fabio Lettere
«È un intervento unico nel suo genere - ha spiegato Lettere - e devo dare atto all’amministrazione comunale di essere riuscita a realizzare quello che altrove viene promesso ma non si realizza quasi mai. Il parco comunale di Parabita oggi ospita una preziosa collezione botanica studiata su misura, nel pieno rispetto della natura dei luoghi». 
Jacaranda, lapacho rosa, platani, ippocastani, bagolari, albero del corallo, ginko, bignomia gialla: un tripudio di biodiversità che, oltre a dare ossigeno e bellezza a tutta l’area, consentirà di seguire un vero itinerario tematico di scoperta e approfondimento di ciascuna delle 28 essenze scelte, tutte xylella resistenti. Particolare e fortemente simbolica, poi, la scelta delle 500 piante di rosa “la sevillana” che abbracciano il parco, la piazza e il fronte della Basilica della Madonna della Coltura, cui saranno dedicate, rappresentando il simbolo della devozione di Parabita alla sua Patrona, protettrice dei campi e dell’agricoltura. Frutto di un nuovo ibrido, queste rose paesaggistiche dall’intenso rosso vermiglio hanno la peculiarità di essere senza spine, quindi prive di pericoli anche per i bambini che scorrazzeranno nelle aree gioco. 

Tra gli altri interventi messi a segno, poi, anche la sistemazione della fontana centrale e dei viali col recupero delle chianche esistenti, il rifacimento del campo di bocce, dell’area intorno al movimento dei caduti ora tutta a prato, la posa di una pavimentazione antitrauma su un’area di 250 mq dedicata ai bambini, di un nuovo sistema di irrigazione e uno di illuminazione a led, il collegamento al fotovoltaico dell’attigua scuola media per la fornitura dell’energia elettrica, l’installazione di un impianto di videosorveglianza. A curarne la manutenzione per due anni saranno i professionisti di vivai Giuranna. Questa sera alle 19,30, presso la Basilica Maria SS. Della Coltura, si terrà anche un importante convegno cui prenderanno parte Sabrina Diamanti, presidente dell’Ordine Nazionale degli Agronomi, Rosario Centonze, direttore della Federazione Regionale dell’ordine degli Agronomi, Fabio Lazzari, presidente dell’Ordine degli Agronomi della Provincia di Lecce, l’assessore Regionale all’Ambiente e Paesaggio Anna Grazia Maraschio, il vicepresidente del Consiglio Regionale Cristian Casili, il poeta, ecologo e ordinario di Ermeneutica all’Unisalento Carlo Alberto Augeri, e il vescovo della diocesi, monsignor Fernando Filograna.
 

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Quotidiano Di Puglia