Otranto, scarichi industriali nella fognatura: denunciato titolare autolavaggio. A Ruffano scoperta discarica abusiva di 300 metri quadrati: nei guai 37enne

Otranto, scarichi industriali nella fognatura: denunciato titolare autolavaggio. A Ruffano scoperta discarica abusiva di 300 metri quadrati: nei guai 37enne
Avrebbe realizzato uno scarico delle acque reflue industriali nella fognatura pubblica, smaltendo quindi irregolarmente rifiuti speciali ossia fanghi prodotti dalla sua...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Avrebbe realizzato uno scarico delle acque reflue industriali nella fognatura pubblica, smaltendo quindi irregolarmente rifiuti speciali ossia fanghi prodotti dalla sua attività imprenditoriale. Per questo, il titolare di un autolavaggio a Otranto - P.C.D, 54 anni - è stato denunciato dai carabinieri forestali della locale stazione. L'uomo, secondo gli investigatori, avrebbe anche realizzato in loco un deposito di rifiuti speciali, che avrebbero necessitato ben altra procedura di smaltimento. 

A Ruffano, sempre nel Salento, i militari della stazione di Tricase hanno denunciato M.L, 37 anni, perché ritenuto responsabile della gestione di un'attività non autorizzata che trattava rifiuti di vario tipo e contestualmente alla quale avrebbe realizzato poi una discarica abusiva. Tale discarica occupava una superficie di 300 metri quadrati in un'area di pertinenza di una civile abitazione. Il ripetuto e sistematico conferimento di rifiuti su quest'area è stato al centro dell'indagine dei carabinieri forestali, che hanno raccolto testimonianze, foto aeree storiche ed esaminato i rifiuti, ritenendoli riconducibili all'attività del 37enne. Il quale, peraltro, teneva in casa animali appartenenti a specie in via di estinzione e animali da cortile che, secondo i carabinieri, sono stati maltrattati: su un cane, in particolare, è stata riscontrata una lesione permanente. A questo proposito, i forestali approfondiranno le indagini per risalire all'identità del responsabile di tale lesione. 

Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia