Una discarica a cielo aperto nella natura selvaggia e preservata del “Parco naturale regionale costa Otranto-Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase”. Lo hanno...
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Si chiama “Masseria Cippano” la contrada dove sono stati trovati rifiuti inerti e rifiuti speciali. e fra queste anche lastre di eternit. E poi residui di elettrodomestici e di materiale di risulta edile. Rifiuti dove il passare del tempo ha lasciato le tracce: sono avvolti dai rovi intanto cresciuti negli anni. E rifiuti abbandonati lì, in quella oasi, in tempi recenti.
E’ stato per questo aperto un fascicolo contro ignoti per le ipotesi di reato di creazione di una discarica abusiva e di abbandono di rifiuti.
L’inchiesta finita sul tavolo del pubblico ministero Antonio Negro, ha mosso i primi passi da un esposto anonimo, ma che contiene notizie anche sulla storia di quel terreno: ex base militare, tornato nella disponibilità del vecchio proprietario recentemente aggiudicato in una asta giudiziaria.
Stiamo parlando di una zona attraversata dalla litoranea piena di curve e di saliscendi della Otranto-Porto Badisco, con affacci mozzafiato sulle falesie e sul mare blu cobalto da un lato. E sull’altro, quello di “Masseria Cippano”, attraversato da una natura aspra e suggestiva. Frequentata puntualmente dagli amanti del trekking. Proprio qui, a due passi dal punto più ad Est di Italia, il faro della Palascìa cioè, una discarica abusiva si è sviluppata nel silenzio assoluto.
Gli abitanti di Otranto la conoscono.
Oppure, trattandosi di un parco regionale, frequentato stabilmente dagli amanti delle passeggiata fra la natura e la storia, sarebbe possibile accedere a finanziamenti pubblici?
E’ uno dei problemi che dovrà affrontare la Procura, insieme a quello di stabilire se e chi iscrivere sul registro degli indagati. Ad ogni modo la conseguenza immediata è che l’area sequestrata per il momento resta interdetta alle visite. La bonifica, dunque, potrà avere effetti benefici ed immediati anche sul turismo. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia