Coca per la movida: spaccio in tre locali, 13 arresti

Coca per la movida: spaccio in tre locali, 13 arresti
La Polizia di Stato sta eseguendo a Lecce e in provincia il ritardato arresto di 12 cittadini italiani e di 1 cittadino marocchino, alcuni dei quali contigui ai clan della...

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La Polizia di Stato sta eseguendo a Lecce e in provincia il ritardato arresto di 12 cittadini italiani e di 1 cittadino marocchino, alcuni dei quali contigui ai clan della criminalità organizzata locale, ritenuti responsabili del reato di spaccio di cocaina. Le indagini della Squadra Mobile di Lecce e del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, coordinate dalla Procura della Repubblica - Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, sono state avviate nel mese di luglio scorso, con il contributo della Direzione Centrale per Servizi Antidroga e del Servizio Polizia Scientifica.

L’attività illecita veniva consumata dagli indagati sia nel centro cittadino del capoluogo salentino che in diverse località balneari della provincia anche all’interno di rinomate discoteche. L’operazione rientra nel progetto “Pusher 3”, che ha rilanciato l’impiego di operatori sotto copertura per l’acquisto di droga, ritardando l’arresto degli spacciatori responsabili della cessione. Il ricorso all’intervento dell’undercover, anche attraverso l’utilizzo di telecamere nascoste, ha consentito di disvelare, in soli 30 giorni, la fitta rete di spaccio presente in ben 3 locali notturni, consentendo di raccogliere gravi elementi indiziari nei confronti dei 13 soggetti arrestati, alcuni di essi contigui ai clan della criminalità organizzata locale. Avviati dalla Questura di Lecce i procedimenti amministrativi finalizzati alla chiusura dei 3 locali pubblici interessati.

In carcere sono finiti:
Adil Ghazi, marocchino, 53 anni;
Nicola Guarna, 27 anni;
Luca Stefano Indirli, 20 anni;
Andrea Montinaro, 44 anni;
Roberto Patera, 41 anni;
Antonio Peciccia, 50 anni;
Davide Petrachi, 33 anni;
Graziano Romano, 40 anni;
Vito Sacco, 19 anni;
Carmelo Schillaci, 19 anni;
Giuseppe Schito, 41 anni;
Marco Vetrugno, 41 anni;
Moreno Vonghia, 37 anni.

I locali a rischio chiusura:
Ficodindia, località Torre Uluzzu, a Nardò;
Le Darsene, Porto Cesareo;
Guendalina, Santa Cesarea Terme Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia