Restano sotto inchiesta il padre e la madre di Lucio Marzo, con l'accusa di omicidio e occultamento di cadavere di Noemi Durini. Il gip, Vincenzo Brancato, ha rigettato la...
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Per quanto riguarda Biagio Marzo e Rocchetta Rizzelli, padre e madre di Lucio (in carcere per l'omicidio della sedicenne di cui è reo confesso), il giudice ha disposto che vengano acquisiti e analizzati i video che riprendono la Fiat 500 che da casa di Noemi, a Specchia, quel maledetto 3 settembre del 2017 partì verso le campagne di Castrignano del Capo, dove venne consumato l'omicidio. Insomma l'ipotesi che Lucio non fose solo quella notte resta per ora in piedi, tanto che il gip ha disposto anche ulteriori analisi sugli indumenti indossati da Noemi il giorno dell'omicidio e sui sassi usati per sepellirla per cercare eventuali tracce riferibili ai due indagati. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia