«Quello che sto provando è sovrumano». La voce di Rossana Carpentieri non ha nulla della rabbia che ci si aspetterebbe di sentire da chi si è vista...
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Signora Carpentieri, l'assassino di sua figlia ora ha un volto e un nome.
«Quello che sento va oltre l'immaginabile e non riesco a capacitarmi che mia figlia abbia dovuto subire quel martirio. Quello che sto provando è davvero sovrumano».
Assistere alla cattura del presunto assassino di Eleonora cosa le ha fatto pensare?
«Vedere le immagini di questo soggetto, il modo con cui è stato preso, sentire che aveva preparato tutto, sono cose a cui non riesco neanche a dare un peso concreto. Non c'è una giustificazione a quanto è successo».
Conosceva in qualche modo questo ragazzo?
«No, per niente. E francamente non mi importa nulla di lui, né del suo passato, né di quello che gli accadrà in futuro. Per quanto ancora avrò da vivere non vorrò avere a che fare con lui. Cosa potrebbe cambiare il dolore che sto provando? Come si può arrivare a tanto? Vedo solo malvagità e sento solo dolore. Non c'è un movente che possa legittimare tutto questo».
In questi giorni i media hanno continuato a mostrare le immagini di sua figlia. Hanno descritto i suoi ultimi momenti. E ora i dettagli di questa atrocità.
«E ogni volta per me tutto questo ha significato rinnovare il lacerante pensiero di una figlia senza colpe colpita a morte senza pietà. Era la mia unica figlia».
Crede che l'arresto possa essere un primo passo per lei per trovare un minimo di conforto?
«In questo momento io vorrei solamente di nuovo la mia Elly con me, vorrei tornare indietro, vorrei che non fosse accaduto nulla. Ma la realtà è questa, nessuno mi riporterà mia figlia sana e salva e neppure il povero Daniele».
Nelle sue parole l'amore per Eleonora vince su tutto, la rassegnazione diventa naturalmente una strada troppo difficile da percorrere.
«Questa tragedia ha scosso un'intera comunità fortunatamente non abituata a questo genere di fatti, un intero paese che oggi si chiede come un genitore possa andare avanti dopo un lutto così grave. Porterò per sempre in me questa ferita. Pensare a un ristoro dell'anima non è possibile. Grazie per la vicinanza che mi dimostrate, ma oggi sono distrutta». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia