Pronti a presentare un esposto in Procura i parenti degli anziani ospiti della residenza socio sanitaria di Soleto, Le Fontanelle. In una decina hanno costituito il Comitato...
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Una situazione esplosa mercoledì scorso, quando gli ultimi sette operatori, ormai allo stremo, si sono fatti da parte dopo che gran parte dei dipendenti si era messa in quarantena, come prevedono le procedure a seguito del decesso di una donna di 94 anni risultata positiva al coronavirus. Nel frattempo, altri 18 tra ospiti e personale sono stati contagiati dal virus.
Emergenza superata: lo assicura il sindaco di Soleto, Graziano Vantaggiato. Da domani fa sapere il primo cittadino Le Fontanelle tornerà a funzionare regolarmente poiché, dopo l'ordinanza emessa nella stessa giornata di mercoledì, l'Asl ha fornito medici, infermieri ed ausiliari attraverso la società Tundo. Il Comune sta inoltre fornendo un tablet per consentire agli ospiti di comunicare con i parenti con le video chiamate o con una conference call. Responsabile della struttura è stato nominato il dottore Cosimo Esposito, direttore del distretto socio-sanitario di Galatina.
E c'è persino personale in lista di attesa: «Nella fase di emergenza mi sono permesso di lanciare un appello per reperire personale, tenuto conto anche che l'Asl è sotto organico», chiarisce il sindaco di Soleto. «All'appello hanno risposto anche persone prive di qualifiche specifiche, per curare la cucina o la guardiania, ad esempio. Il peggio, al momento, sembra essere passato grazie alla collaborazione fra Comune, Asl e Prefettura. Se qualcuno ha esagerato nel creare allarmi? Non spettano a me certe valutazioni, basta stare ai fatti. Gran parte dei dipendenti delle Fontanelle si è messo in quarantena, responsabilmente. Gli ultimi sette operatori hanno gettato la spugna mercoledì, anche perché non si sentivano garantiti. Da oggi (ieri per chi legge, ndr) c'è il numero di assistenti, medici ed infermieri ha quasi raggiunto gli standard della nostra residenza per anziani. Domani, mi hanno promesso, si tornerà a regime».
Una evoluzione rapida, seguita dai legali del Comitato dei familiari, per valutare se ci siano o meno i presupposti per presentare un esposto. I parenti hanno presentato i resoconti delle due giornate critiche vissute dai loro cari, alcuni hanno anche allegato i file delle telefonate registrate in cui hanno chiesto chi e come li stesse assistendo. Come il file in cui una donna anziana urla di essere sola, di essere nuda: «Siamo tutte nude. Non passa nessuno». E poi urla ancora e ripete «aiuto». Situazioni come queste si potevano evitare? O sono anche queste indicative del sistema sanitario, e socio assistenziale, messo in crisi dalla pandemia? Una valutazione che spetterà prima ai due legali ed eventualmente in seguito alla Procura.
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Quotidiano Di Puglia