Attentato contro l'abitazione dell'imprenditore "re delle angurie": molotov per Latino, si indaga

Attentato contro l'abitazione dell'imprenditore "re delle angurie": molotov per Latino, si indaga
Molotov contro l'abitazione del "re delle angurie". Gesto intimidatorio o atto vandalico? Saranno i carabinieri della stazione di Nardò a stabilire la natura...

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Molotov contro l'abitazione del "re delle angurie". Gesto intimidatorio o atto vandalico? Saranno i carabinieri della stazione di Nardò a stabilire la natura del fatto accaduto stanotte intorno all'una a Nardò e che ha visto l'abitazione dell'imprenditore agricolo Pantaleo Latino, detto "Pantaluccio", neritino di 64 anni, colpita e danneggiata da una molotov lanciata da una mano al momento ignota. 

Cosa è successo

Ad essere danneggiato è stato soltanto il muro di cinta dell'abitazione, situata nella Zona 167, di proprietà dell’imprenditore ortofrutticolo, coinvolto, come si ricorderà, nell'operazione “Sabr”, condotta oltre dieci anni fa, con il supporto dei carabinieri del Ros, contro lo sfruttamento dei migranti nei campi e il fenomeno del caporalato.
Le fiamme hanno solo annerito il muro, ma che si sia trattato di un incendio doloso, provocato da una "bottiglia molotov" lanciata contro la casa, lo proverebbe il caratteristico odore del liquido infiammabile che ancora si avvertiva anche dopo che le fiamme erano state domate. 
E sarebbe stato lo stesso Latino, titolare dell'azienda “Fiordifrutta”, a spegnere il piccolo incendio, una volta accortosi di quanto successo. Sul posto è accorsa una pattuglia dei carabinieri di Nardò, in quel momento impegnata in un giro di controlli, che ha citofonato all'abitazione di Pantaleo Latino per chiedere spiegazioni sull'accaduto e ascoltarlo per ottenere indizi utili a ricostruire anche l'eventuale contesto in cui potrebbe essere maturato il gesto. 
Immediatamente sono anche scattate le ricerche per recuperare eventuali filmati di videocamere di sorveglianza della zona (nelle vicinanze dell'abitazione sono pochi, però, i dispositivi di videosorveglianza rilevati e che potrebbero essere utili alle indagini), in modo da tentare di risalire all'identità dei responsabili del gesto. Le indagini da parte dei Carabinieri sono in corso.

L'uomo era stato coinvolto nell'operazione Sabr, condotta oltre dieci anni fa, contro lo sfruttamento dei migranti nelle campagne salentine. Adesso si è in attesa di un nuovo processo dopo che la Cassazione aveva annullato la sentenza della Corte d’Assise d’Appello di Lecce.

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Quotidiano Di Puglia