Dopo la querela, Fernando Blasi, in arte Nandu Popu, ci ripensa: «Giuseppe Taurino non è un mafioso». Lo ha scritto ieri, sul suo profilo Facebook, la voce...
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Messaggi durissimi. «Accade solo a Trepuzzi - aveva scritto Nandu Popu - capitale della mafia xylella. Politicanti in grado di atteggiarsi a imprenditori, ma che usano il denaro pubblico per assolvere alle proprie egemonie: ricattare i cittadini per un misero voto».
Una volta eletto sindaco lo scorso giugno, Taurino aveva deciso di querelare Nandu Popu per diffamazione aggravata a mezzo internet. Motivo: il futuro primo cittadino trepuzzino avrebbe portato avanti la sua campagna elettorale continuamente esposto ai tantissimi commenti fatti ai post di Blasi dai suoi fan e ritenuti tutti denigratori della sua persona.
Trascorsi due mesi, Nandu Popu fa dietrofront. E lo fa dopo aver usato parole pesantissime contro il sindaco di Trepuzzi, ma non solo, senza farsi mancare termini ritenuti offensivi. Ma sono bastati pochi mesi - ed evidentemente il “peso” di una querela - per “pentirsi” dei proclami e dei messaggi lanciati attraverso i social.
Ora su Facebook scrive: «Taurino non è sicuramente il mio modello di politico e siamo diversi in tutto, ma non è un mafioso. Siamo diversi, abbiamo linguaggi diversi e per queste ragioni i nostri ruoli, che vanno incontro al volere dei cittadini, restano diametralmente opposti».
Un lunghissimo commento, come si diceva. «In questi anni di abbandono i salentini hanno provato rabbia e frustrazione alle quali non è arrivata nessuna soluzione da parte di chi ci comanda, per questo vediamo scritto sui muri “Mafia Xylella”. Ho provato e provo ancora dolore nel vedere irrisolto il problema del disseccamento dei nostri ulivi e, credetemi, è stata proprio questa rabbia che mi ha spinto a usare un linguaggio duro come un martello e infuocato come una frusta: l’ho fatto per amore della mia terra».
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Quotidiano Di Puglia