PORTO CESAREO - Pressioni, minacce di licenziamento e procedimenti disciplinari, il tutto per assoggettare una dipendente del Comune piegandola ai propri scopi. Un'accusa...
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Tutto accadde nel 2013, nel registro degli indagati sono stati iscritti la responsabile del settore Tributi Clementina Leanza, 58 anni di Leverano, il segretario generale Fabio Marra, 50 anni di Lecce. E l'assessore Paola Cazzella, 37 anni di Porto Cesareo.
Come ricostruito durante le indagini, non si tratterebbe caso isolato, anzi gli eventi “contestati” si sarebbero protratti a lungo. Un mobbing durato dal marzo al novembre del 2013, periodo durante il quale il responsabile di un ufficio ha dichiarato di aver subito pressioni e minacce, il tutto con lo scopo di permettere a soggetti terzi l’accesso indebito al programma di gestione di uno dei servizi comunali, in palese violazione della vigente normativa. Violazioni contro cui la vittima si sarebbe opposta fermamente, ma al suo rifiuto sarebbero seguite le minacce di dimensionamento oltre a provvedimenti disciplinari e intimidazioni su un possibile licenziamento.
Essere finita nel mirino dei tre ha provocato alla donna uno stato di ansia e paura, come dimostrerebbe una certificazione medica. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia