Le indagini per presunte falsificazioni di attestazioni Asl riguardanti le licenze straordinarie hanno portato a scoprire altro: più precisamente, materiale...
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I fatti di cui è accusato il sottufficiale “infedele” sarebbero avvenuti ad Aosta, nel periodo compreso tra il novembre 2016 ed il febbraio 2017, durante il quale il maresciallo leccese sarebbe riuscito ad assentarsi dalla caserma delle fiamme gialle aostane, producendo - in almeno otto occasioni - certificazioni mediche completamente false o, comunque, attestanti falsamente l’esecuzione di visite mediche ed accertamenti in ospedale, in orari diversi e per un numero di ore superiore rispetto a quelle effettive. Tali certificazioni mediche - secondo l’accusa - sarebbero state compilate artatamente dallo stesso finanziere, riuscito abilmente ad alterare con mezzi informatici alcuni certificati effettivamente rilasciati dall’ente sanitario. Sospetti che portarono i suoi stessi colleghi a sequestrare, nel settembre scorso, il computer ed alcuni hard-disk trovati nell’abitazione del sottufficiale 43enne.
Proprio gli accertamenti tecnici eseguiti sul pc e sui supporti informatici, come detto, hanno permesso di scoprire anche foto e video in cui sarebbero coinvolti minori. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia