Marti: «Chi vota Poli, vota Salvemini». Lei: «Parole oscene, è lui che ha sostenuto la sinistra»

«Chi vota Adriana Poli Bortone, sta votando Salvemini. Lo schema è lo stesso di due anni fa». Fuoco alle polveri, Roberto Marti - senatore leghista al fianco...

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«Chi vota Adriana Poli Bortone, sta votando Salvemini. Lo schema è lo stesso di due anni fa». Fuoco alle polveri, Roberto Marti - senatore leghista al fianco del candidato sindaco di centrodestra Saverio Congedo - coglie l'occasione dell'inagurazione del comitato elettorale di Massimo Fragola per attaccare Adriana Poli Bortone, già ministro e sindaco.


Tavoli e trattative non sono serviti a fermare la corsa della lady di ferro verso Palazzo Carafa e, per l'uomo di Salvini nel Salento - che ha benedetto il matrimonio fra Andare Oltre e Prima Lecce, promettendogli un futuro su scala regionale ed europea - votarla significherebbe aiutare il candidato di centrosinistra, Carlo Salvemini. 
 
Poli Bortone non incassa, anzi ribatte a muso duro: «Invito il senatore leghista Roberto Marti a dire dove, come e perché, sulla scorta di quale documento ritiene debba accadere ciò che ha detto. Laddove non esibisse una simile prova, io andrò avanti, nelle sedi adatte per appurare la verità, perché io non ho paura della verità».

Poi l'affondo. «Capisco che chi si affida al programma elettorale della città di Bergamo, non abbia programmi per la città. E capisco che lo stesso si può dire per chi fa Visit Lecce e utilizza le foto delle colline marchigiane. Invece - ha insistito questa mattina la Poli Bortone - non capisco chi diffama la gente. Già Marti, tramite un amico comune, mi chiese scusa con le lacrime agli occhi per un fatto del genere. Ora basta, non accetto più lacrime e scuse. Che dica ad alta voce da dove vengono queste notizie oscene. Perché solo chi ha la coscienza sporca può dire una cosa del genere. Solo lui, che ha sostenuto con quattro amici la giunta Salvemini. Altri fatti certi non ce ne sono».


Non solo. «Mi fa piacere che abbiano paura di me, noi siamo completamente diversi. Qui non c'è alcun Marti che può dare certificazioni di appartenenza al centrodestra. E del resto come si fa a presentare Fragola e a non ricordare che faceva parte della maggioranza di Salvemini? Capisco che qualcuno è stato tanto tempo ai domiciliari e non possa quindi fare da collettore di voti come l'altra volta e che ciò metta in difficoltà. Per questo hanno fatto tredici liste, per recuperare, ma è un problema loro». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia