Terremoto giudiziario al Municipio di Surbo, dove nove persone sono indagate per i reati di estorsione, minacce aggravate dal metodo mafioso, frode, falsità materiale in...
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Gli indagati, tra cui compaiono i titolari di due ditte, il direttore tecnico, il geometra e il procuratore speciale, avrebbero computato lavori mai effettuati o realizzati in difformità rispetto al capitolato tecnico dell'appalto, di valore superiore ad un milione di euro, falsificandone i relativi certificati di regolare esecuzione.
Il titolare 37enne di una delle due imprese, inoltre, avrebbe minacciato alcuni operai delle ditte coinvolte per costringerli a tollerare il mancato pagamento degli arretrati nello stipendio e del Tfr “servendosi” della “forza intimidatrice” di un 43enne pluripregiudicato appartenente alla Sacra Corona Unita.
Non solo, il titolare di una delle due ditte coinvolte è indagato per finanziamento illecito ai partiti: avrebbe, infatti, foraggiato la campagna elettorale di un candidato alle elezioni comunali del 2013.
Di seguito gli indagati: Oronzo e Vincenzo Trio, rispettivamente 37 e 39 anni, titolari della Trio Costruzioni srl, di Surbo; Antonio Pellegrino, 42enne boss di Squinzano, già condannato per associazione mafiosa; Giovanni Frassanito, 57 anni, di Veglie, responsabile del settore Servizi Tecnici del Comune di Surbo; Franco Vincenti, 62 anni, di Surbo, assessore ai Lavori Pubblici, quest'ultimo indagato per finanziamento illecito; Alessandro Monaco, 41 anni, di Lecce, direttore tecnico della Trio Costruzioni; Giuseppe Conte, 63 anni, di Surbo; e Oronzo Fasano, 41enne di Surbo, esecutori materiali dei lavori; Franco Mele, 53 anni, di Surbo, titolare dell'impresa sub-appaltatrice. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia