Nessuno saprà mai quali sofferenze ha patito, ma gli esperti, i forestali e poi i responsabili della riserva del Centro Monte Adone, all'interno del Parco Nazionale...
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«Hydro - spiegano dal Centro Monte Adone - è stato accolto nell’area di riabilitazione del Centro interamente dedicata ai lupi, uno spazio isolato e immerso nel verde, lontano dal pubblico.
Dopo i primi momenti di adattamento al nuovo ambiente, grazie a diversi recinti confinanti e comunicanti, ha avuto la possibilità di vedere gli altri lupi presenti e poter interagire con loro attraverso la rete. Sin da subito si è evidenziata una sua grande curiosità verso il nuovo ambiente e soprattutto verso i suoi simili, in particolare nei confronti di Alberta, una femmina adulta di circa 5 anni. A distanza di pochi giorni dal suo arrivo, in considerazione dei segnali estremamente positivi mostrati da entrambi, abbiamo deciso di far incontrare Hydro e Alberta. Con grande soddisfazione da parte di tutto lo staff l’incontro è andato ben oltre ogni aspettativa!». Al cuor, insomma, non si comanda, nemmeno quando si è lupi e secoli e secoli di fiabe per bambini ci hanno dipinti come feroci e cattivi.
«L’obiettivo principale del Centro - proseguono da Monte Adone - è permettere agli animali selvatici, anche quando abituati all’uomo, di scoprire la loro natura e ridurre gradualmente la relazione esclusiva nei confronti dell’uomo, favorendo invece la socialità verso i conspecifici, soprattutto per specie sociali come il lupo. E anche in questo caso, la velocità e relativa facilità con cui è avvenuto l’inserimento di questo giovane lupo, dimostra quanto sia importante per gli animali selvatici una gestione nel pieno rispetto della loro natura».
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Quotidiano Di Puglia