Consiglio sciolto, anzi no. Ma il sindaco si dimette: Lizzanello verso il commissariamento

Consiglio sciolto, anzi no. Ma il sindaco si dimette: Lizzanello verso il commissariamento
Si è dimesso il sindaco di Lizzanello, Fulvio Pedone. Un consiglio comunale era stato convocato per questo pomeriggio alle 17, ma l’esito negativo delle consultazioni...

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Si è dimesso il sindaco di Lizzanello, Fulvio Pedone. Un consiglio comunale era stato convocato per questo pomeriggio alle 17, ma l’esito negativo delle consultazioni non avrebbe comunque evitato un nuovo atto di sfiducia e lo stop della sua amministrazione. 


«Le rocambolesche vicende politiche degli ultimi giorni, non mi hanno sottratto dalla responsabilità di dover amministrare e di comprendere se ci fossero le basi per stringere un patto di fine mandato che nell’interesse supremo dei cittadini ci potesse guidare fino alle prossime elezioni amministrative – ha scritto Pedone in una nota sulla pagina del Comune di Lizzanello - sin da subito ho dovuto registrare l’esito totalmente negativo delle consultazioni, nessuno, tranne gli assessori Buttazzo, Calogiuri, Papa e due consiglieri subentranti, si è reso disponibile a proseguire fino a settembre. Ho rivolto ai consiglieri comunali tutti, me per primo, l’esortazione al senso di responsabilità, che mai come in questo periodo sarebbe stato decisivo per il bene della collettività».

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Continua Pedone, «mai, difatti, Lizzanello e Merine sono state attraversate da un flagello sì brutale quale questa pandemia. Proprio in questo difficile periodo però, ho subito la recrudescenza della vecchia politica, che ha motivato i suoi attacchi su questioni personalistiche; non una contestazione nel merito del mio agire politico e dei tanti risultati ottenuti, ma solo l’accusa di essere accentratore. Un Sindaco – afferma - è per legge accentratore, potrei accusarvi del contrario, cioè che la maggior parte di voi si è totalmente disinteressata dell’azione amministrativa ma, nonostante le ferite che mi porto addosso, non voglio guardare alle brutture della vita politica, ma alla bellezza di questi cinque anni, comunque trascorsi insieme; alla forza che per me avete rappresentato in tutti i consigli comunali; per questo mi dispiace se alla fine vi siete sentiti trascurati». 

Ora la gestione dell’ente sarà affidata nuovamente ai commissari che saranno rinominati dal Prefetto di Lecce, dopo che, ricordiamo, il palazzo del Governo aveva restituito le funzioni di sindaco a Pedone e revocato l’atto di scioglimento del consiglio comunale per aver rilevato la non contestualità delle dimissioni di 8 consiglieri su 12 dimissionari. «Col vostro gesto sproporzionato e disfattista – continua Pedone - avete però colpito Lizzanello e Merine consegnandole al commissario che ci costerà 80.000,00 euro. Avete privato i cittadini di una guida sicura e disponibile in un periodo così difficile, nel quale le istituzioni hanno rappresentato un rifugio alla tempesta.  Avete impedito di portare a termine opere importanti come il restauro della chiesa di San Lorenzo, la realizzazione della circonvallazione di Merine, l’apertura del varco su via Madonna di Costantinopoli e avete messo a serio rischio la realizzazione di tutte le altre opere che Lizzanello e Merine si sono guadagnate col lavoro di questi anni. È giunto, pertanto, il momento di salutarci; io mi fermo qui! Ringrazio immensamente i miei leali e laboriosissimi assessori, Noemi Calogiuri, Paola Buttazzo ed Antonio Papa, tutti i funzionari responsabili, i dipendenti comunali. Infine – conclude - un abbraccio a voi, i miei cari concittadini che ad uno a uno e per sempre mi porterò nel cuore. Buona vita Lizzanello e Merine».

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Quotidiano Di Puglia