Truffa Antiracket, Monosi al gip: «Ecco le carte che mi scagionano»

Il Tribunale di Lecce
Tre ore di interrogatorio durante le quali ha cercato di chiarire la sua posizione, rispondendo punto su punto alle domande del gip. L'assessore al Bilancio del Comune di...

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Tre ore di interrogatorio durante le quali ha cercato di chiarire la sua posizione, rispondendo punto su punto alle domande del gip. L'assessore al Bilancio del Comune di Lecce Attilio Monosi è comparso oggi davanti al giudice per le indagini preliminari Giovanni Gallo per l'interrogatorio di garanzia, assistito dal suo legale, l'avvocato Riccardo Giannuzzi, e alla presenza dei due pubblici ministeri che hanno condotto l'inchiesta, Roberta Licci e Massimiliano Carducci.


Nel corso dell'interrogatorio Monosi ha prodotto una serie di documenti che, dal suo punto di vista, potrebbero scagionarlo: tra questi, la delibera di giunta con cui il Comune di Lecce si costituì in giudizio contro la Saracino Costruzioni per il recupero di quelle somme, e il documento che prova l'avvenuto pagamento - a lugilio 2016 - di quei 130mila euro da parte dell'azienda al Comune. Carte di cui, a quanto pare, la Procura non era a conoscenza. L'avvocato Giannuzzi ha depositato anche una richiesta di revoca della misura cautelare nei confronti di Monosi.

Interrogati questa mattina anche Maria Antonietta Gualtieri, presidente dell'associazione "Antiracket Salento", Giuseppe Naccarelli, ex dirigente comunale, e Lillino Gorgoni, funzionario dell'ufficio Patrimonio. I primi due hanno risposto alle domande del gip difendendosi dalle accuse, mentre il terzo ha scelto la strada del silenzio. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia