Cartelle e debiti con il Comune, arriva lo stralcio: «Fino a 1.000 euro non si paga niente»

Per le ingiunzioni superiori ai 1.000 euro c'è la definizione agevolata

Cartelle e debiti con il Comune, arriva lo stralcio: «Fino a 1.000 euro non si paga niente»
Con l'apposito regolamento approvato nell'ultima seduta del Consiglio Comunale, il Comune di Lecce aderisce alla legge nazionale che concede agli enti locali, con...

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Con l'apposito regolamento approvato nell'ultima seduta del Consiglio Comunale, il Comune di Lecce aderisce alla legge nazionale che concede agli enti locali, con riscossione dei tributi diretta o affidata a concessionari, di poter procedere allo stralcio totale delle ingiunzioni di pagamento fino a 1.000 euro e alla definizione agevolata di quelle superiori ai 1.000 euro.

Ecco come si applica lo stralcio

Nello specifico, lo stralcio totale è previsto per le ingiunzioni fino a 1000 euro relative al periodo che va dal 1° gennaio del 2000 al 31 dicembre 2015 (periodo durante il quale la riscossione per conto del Comune era affidata alla società Soget). Chi rientra in questi casi, non pagherà nulla in automatico, senza dover fare alcuna istanza o richiesta. Nei casi, invece, delle ingiunzioni che superano i 1000 euro relative al periodo 1° gennaio 2000 – 30 giugno 2022, i cui carichi sono stati affidati al concessionario, si può fare ricorso alla definizione agevolata delle entrate comunali non riscosse, che permette di pagare la sorte capitale, ossia quanto era dovuto sgravato da interessi e sanzioni, insieme alle spese sostenute dal concessionario per le procedure esecutive e le spese di notifica. In sostanza, con la definizione agevolata si paga la cifra originaria più le spese e si risparmiano interessi e sanzioni che, soprattutto se l'ingiunzione è datata, inciderebbero sull'importo in maniera rilevante. Per accedere alla definizione agevolata, è necessario presentare un'istanza entro il 30 settembre 2023 (la modulistica sarà disponibile sul sito istituzionale del Comune e su quello della Soget). Con la definizione agevolata, si può rateizzare la somma da pagare fino a un massimo di 36 rate. Il numero delle rate viene quantificato sulla base dell'importo dovuto.

L'assessore Gnoni: «Un'occasione per i cittadini»

«Queste misure governative alle quali come Comune abbiamo scelto di aderire – dichiara l'assessore ai Tributi Christian Gnoni – rappresentano un'occasione per i cittadini perché rendono  più snello e agevole il carico tributario e un beneficio per l'Ente che può abbattere i costi connessi alla riscossione e procedere alla cancellazione di somme iscritte al bilancio vecchie e di difficile riscossione».  

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Quotidiano Di Puglia