Lecce, la stazione è un cantiere: caos per gli arrivi di Natale

Il "corridoio" alla stazione ferroviaria di Lecce
Bentornati al sud. Il rientro però, per chi ritorna a Lecce per le vacanze di Natale, non è dei migliori, almeno al primo impatto. Perché la stazione di Lecce...

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Bentornati al sud. Il rientro però, per chi ritorna a Lecce per le vacanze di Natale, non è dei migliori, almeno al primo impatto. Perché la stazione di Lecce è un cantiere e lo sarà fino al 2026, creando non pochi disagi a chi sceglie di muoversi in treno. Disagi che diventano ancora più pesanti durante questi giorni di festa in cui sono in tanti utilizzare il capolinea salentino.

Problemi anche per chi accompagna 

Problemi anche per chi, dalla provincia, deve accompagnare o prelevare qualcuno: «Questo della stazione di Lecce è diventato un vero e proprio imbuto, è la seconda volta che vengo qui in questi giorni, prima per mia figlia e poi per mio figlio, ed è sempre la stessa situazione - racconta Antonio Micelli di Copertino - rimaniamo praticamente imbottigliati nel traffico per oltre 30 minuti. Quei pochi parcheggi che c'erano sono ancora oggetto di lavori, la speranza è che il ribaltamento possa avvenire nel minor tempo possibile, sarebbe un vantaggio importante per tutti coloro che arrivano dalla parte sud della provincia». Un imbottigliamento che, nell'orario in cui arrivano i treni, in particolare quelli da Roma e Milano, intasa via Oronzo Quarta, via Martiri d'Otranto e via Don Bosco, dove le auto procedono letteralmente a passo d'uomo. La polizia municipale ha il suo bel lavoro per far scorrere il traffico. Disagi poi anche per la perdurante assenza di un ascensore che possa aiutare chi viaggia con un bambino o con bagagli pesanti: «Solo l'aiuto dei passeggeri può sopperire all'assenza di un'ascensore, la cosa triste che non c'è nemmeno del personale di servizio, così come avviene in altre stazioni, che ci dia una mano, siamo abbandonati a noi stessi - spiega Tiziana Lo Giudice, che rientra da Riccione-. Ci sono tante stazioni al Nord e in Emilia che sono sprovviste di questo servizio, ma c'è il personale addetto».

Il corridoio per gli arrivi

I problemi non finiscono perché una volta usciti, c'è una transenna di colore giallo che, come in piazza Mazzini, fa da corridoio pedonale. In questo caso però, è largo appena quattro metri, non sufficienti per passeggeri muniti di trolley. Il traffico e il caos proseguono anche nell'area parcheggio della stazione dove, prima della sbarra, c’è un’area di sosta “selvaggia” e di auto in doppia fila che poi si spostano, inevitabilmente, su via Oronzo Quarta che rimane letteralmente paralizzata nella morsa del traffico: «Non è semplice muoversi nella stazione di Lecce. Dopo sette o otto ore di viaggio, poi, bisogna considerare circa mezz'ora in più - racconta Marco De Mitri, che rientra da Parma-. Non è possibile che non ci sia un'altra soluzione, così come non è normale che durino così tanto i lavori in questo luogo così particolare della città, una città a così forte vocazione turistica. Spero che per l'estate 2024 qualcosa cambi». La tratta ferroviaria, rimane sempre una delle più gettonate per raggiungere Lecce e la sua provincia, anche in virtù della costante diminuzione dei tempi di percorrenza, ma qualcosa deve migliorare nella stazione di Lecce, anche prima del 2026, data in cui finalmente dovrebbe avvenire questo tanto auspicato e quanto mai necessario ribaltamento della stazione.

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Quotidiano Di Puglia