Spara due colpi al rivale in amore: individuato l’autore, è irreperibile

Spara due colpi al rivale in amore: individuato l’autore, è irreperibile
Due colpi di pistola ed un ragazzo ferito l’altro ieri notte a Cavallino. E solo per un caso quell’agguato nel centrale corso Umberto non si è trasformato in...

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Due colpi di pistola ed un ragazzo ferito l’altro ieri notte a Cavallino. E solo per un caso quell’agguato nel centrale corso Umberto non si è trasformato in tragedia: uno dei due proiettili ha ferito F.C., 29 anni, all’inguine. A pochi centimetri, dunque dell’arteria femorale che, se fosse stata centrata, avrebbe potuto scatenare una emorragia tale da non lasciare scampo. La vittima, del posto, è stato inoltre ferita ad un ginocchio e ad un polpaccio.

Il caso sembrava risolto nel primo pomeriggio di ieri quando i poliziotti della Squadra mobile hanno condotto nella Questura di Lecce un giovane di Cavallino. Nulla di fatto, tuttavia. Nel giro di qualche decina di minuti è stato rilasciato: perché non è lui il principale indiziato, ma il fratello. Che è irreperibile. Non si trova. Si è allontanata da casa e da tutti i luoghi e le persone frequentate abitualmente.
E insomma, gli investigatori sembrano avere le idee chiare su chi avrebbe sparato. E sul movente. Quale? Questione di donne. Gelosie fra uomini. Come se - ma è solo una ipotesi investigativa - F.C. abbia fatto scatenare una irrefrenabile gelosia vendicativa nella persona ricercata. 
Che - se il movente dovesse essere confermato - non gliel’ha mandata a dire. Piuttosto avrebbe voluto risolvere la questione alla maniera dei duelli d’onore per l’onta subita: con il piombo.
 
F.C. si è visto puntare addosso una pistola quando era passate da poco la mezzanotte e mezzo. Era fermo in macchina in compagnia di un amico. Una persona su per giù della sua età, si è avvicinata improvvisamente, senza dargli nemmeno il tempo di accorgersi di cosa stava per accadere. Ed ha sparato. Due volte. In basso.
Una gambizzazione. Un regolamento di conti dal sapore di spedizione punitiva. Dietrofront e via, l’autore delle pistolettate è scomparso in pochi attimi nelle strade vicine.
Spari per strada. Ed un ferito. Nessuno, tuttavia, ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine e di un’ambulanza del 118. L’amico di F.C. si è messo alla guida della macchina e lo ha condotto rapidamente a Lecce all’ospedale “Vito Fazzi”. L’allarme è scattato appena messo piede nel Pronto Soccorso: constatato che si trattava di ferite da arma da fuoco, i medici hanno avvisato il Posto fisso di polizia dell’ospedale.
Da quel momento si sono messe in moto le indagini dei poliziotti delle Volanti. A cominciare dall’ascolto della vittima e dell’amico, fino alla ricerca di altri testimoni e degli impianti di videosorveglianza di corso Umberto e delle strade vicine.
Le ricerche così si sono strette attorno ad un giovane che nel passato rimase coinvolto nell’aggressione ad un arbitro, nel corso di una partita di calcio. Quella persona che - per il momento - non si fa trovare.
La macchina della vittima è stata sequestrata per essere sottoposta ai rilievi della Scientifica per ricostruire la direzione dei colpi e la dinamica dell’agguato.

Le indagini sono seguite passo dopo passo dal pubblico ministero di turno, Stefania Mininni. Tentato omicidio, è l’ipotesi di reato iscritta nel fascicolo accanto al nome del ricercato.  Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia