Due colpi di pistola ed un ragazzo ferito l’altro ieri notte a Cavallino. E solo per un caso quell’agguato nel centrale corso Umberto non si è trasformato in...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il caso sembrava risolto nel primo pomeriggio di ieri quando i poliziotti della Squadra mobile hanno condotto nella Questura di Lecce un giovane di Cavallino. Nulla di fatto, tuttavia. Nel giro di qualche decina di minuti è stato rilasciato: perché non è lui il principale indiziato, ma il fratello. Che è irreperibile. Non si trova. Si è allontanata da casa e da tutti i luoghi e le persone frequentate abitualmente.
E insomma, gli investigatori sembrano avere le idee chiare su chi avrebbe sparato. E sul movente. Quale? Questione di donne. Gelosie fra uomini. Come se - ma è solo una ipotesi investigativa - F.C. abbia fatto scatenare una irrefrenabile gelosia vendicativa nella persona ricercata.
Che - se il movente dovesse essere confermato - non gliel’ha mandata a dire. Piuttosto avrebbe voluto risolvere la questione alla maniera dei duelli d’onore per l’onta subita: con il piombo.
F.C.
Spari per strada. Ed un ferito. Nessuno, tuttavia, ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine e di un’ambulanza del 118. L’amico di F.C. si è messo alla guida della macchina e lo ha condotto rapidamente a Lecce all’ospedale “Vito Fazzi”. L’allarme è scattato appena messo piede nel Pronto Soccorso: constatato che si trattava di ferite da arma da fuoco, i medici hanno avvisato il Posto fisso di polizia dell’ospedale.
Da quel momento si sono messe in moto le indagini dei poliziotti delle Volanti. A cominciare dall’ascolto della vittima e dell’amico, fino alla ricerca di altri testimoni e degli impianti di videosorveglianza di corso Umberto e delle strade vicine.
Le ricerche così si sono strette attorno ad un giovane che nel passato rimase coinvolto nell’aggressione ad un arbitro, nel corso di una partita di calcio. Quella persona che - per il momento - non si fa trovare.
La macchina della vittima è stata sequestrata per essere sottoposta ai rilievi della Scientifica per ricostruire la direzione dei colpi e la dinamica dell’agguato.
Le indagini sono seguite passo dopo passo dal pubblico ministero di turno, Stefania Mininni. Tentato omicidio, è l’ipotesi di reato iscritta nel fascicolo accanto al nome del ricercato. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia