Amministrazione Immobili: «Società in liquidazione», 600 famiglie nel panico

Amministrazione Immobili: «Società in liquidazione», 600 famiglie nel panico
«A partire dal 22 maggio, dalle ore 16 alle ore 19, gli interessati potranno contattare l’incaricata al numero 392.9717017 per la consegna della documentazione...

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«A partire dal 22 maggio, dalle ore 16 alle ore 19, gli interessati potranno contattare l’incaricata al numero 392.9717017 per la consegna della documentazione condominiale. Stiamo liquidando la società». È bastato questo cartello, affisso fuori dalla sede della Amministrazione Immobili Mc srls al civico 75 di via Milizia, per scatenare il panico fra i condomini di centinaia di palazzine, di Lecce e provincia. 

«Perché è inusuale che una società che amministra condomini vada in liquidazione» dicono dall’Anaci, l’Associazione nazionale amministratori di condominio alla quale M.C., titolare della società in liquidazione, era iscritto fino a qualche tempo fa. E perché, ancora, negli ultimi due anni diverse palazzine hanno sollevato l’amministratore in questione dal suo incarico avendo riscontrato una non regolare gestione delle risorse e dell’andamento delle questioni condominiali: bilanci mai presentati per l’approvazione, bollette e fornitori non pagati per diverse migliaia di euro. 
Così, molti cittadini, letto il cartello e provato a contattare anticipatamente il numero indicato – lo abbiamo fatto anche noi, ma risulta irraggiungibile – sono entrati nel panico e si sono rivolti al Codacons per saperne di più e capire come sia possibile, per una società simile, finire in liquidazione.
 
«Abbiamo contezza – dice il responsabile del Codacons Lecce, Cristian Marchello – che da qualche tempo a questa parte l’amministrazione dei condomini seguita da questa società non filasse come doveva. Abbiamo ricevuto decine di chiamate e siamo convinti si moltiplicheranno nei giorni a venire perché la situazione è pericolosa e molto complessa». 
Parliamo infatti di circa 600 famiglie in tutto il Salento, la maggior parte delle quali è concentrata a Lecce. «Se ragioniamo per valori medi – continua Marchello - secondo quanto ci è stato riferito, avremo a che fare con un “disordine amministrativo” di circa 20-30mila euro per condominio. In tutto, quindi, di un milione e 200mila euro di danno provocato perché, per il momento, non abbiamo prove né possiamo dire si tratti di un ammanco vero e proprio». 

Non c’è stata ancora una denuncia alla Procura, insomma, perché per verificare che i soldi pagati dagli inquilini siano o meno finiti nelle casse dell’Enel, dell’Aqp, delle imprese di pulizie addette alle scale e agli androni delle decine di palazzi interessati, gli inquilini dovranno prima recuperare la documentazione necessaria dalla stessa società Amministrazione Immobile Mc srls. «Per questo – dice Marchello – abbiamo predisposto uno sportello ad hoc, che risponde al numero 0832.342690, con un pool di avvocati pronti a offrire assistenza tecnica e legale a chi ne avesse bisogno. Al netto del problema del denaro, c’è quello grave dei documenti». Questione, quest’ultima, che rischia di provocare una valanga di ricorsi e cause. «Sappiamo che con estrema difficoltà – continua Marchello – gli inquilini e i nuovi amministratori delle palazzine gestite fino a un anno fa dalla società in liquidazione, sono riusciti a recuperare solo una parte degli atti e dei documenti che li interessavano. Quindi riteniamo che potrebbe rivelarsi estremamente difficile, a partire da oggi, ricostruire le storie condominiali di queste ulteriori 60 comunità, con tutte le conseguenze del caso. Ripeto: è una situazione pericolosa e difficile da molti punti di vista». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia