«A partire dal 22 maggio, dalle ore 16 alle ore 19, gli interessati potranno contattare l’incaricata al numero 392.9717017 per la consegna della documentazione...
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«Perché è inusuale che una società che amministra condomini vada in liquidazione» dicono dall’Anaci, l’Associazione nazionale amministratori di condominio alla quale M.C., titolare della società in liquidazione, era iscritto fino a qualche tempo fa. E perché, ancora, negli ultimi due anni diverse palazzine hanno sollevato l’amministratore in questione dal suo incarico avendo riscontrato una non regolare gestione delle risorse e dell’andamento delle questioni condominiali: bilanci mai presentati per l’approvazione, bollette e fornitori non pagati per diverse migliaia di euro.
Così, molti cittadini, letto il cartello e provato a contattare anticipatamente il numero indicato – lo abbiamo fatto anche noi, ma risulta irraggiungibile – sono entrati nel panico e si sono rivolti al Codacons per saperne di più e capire come sia possibile, per una società simile, finire in liquidazione.
«Abbiamo contezza – dice il responsabile del Codacons Lecce, Cristian Marchello – che da qualche tempo a questa parte l’amministrazione dei condomini seguita da questa società non filasse come doveva.
Non c’è stata ancora una denuncia alla Procura, insomma, perché per verificare che i soldi pagati dagli inquilini siano o meno finiti nelle casse dell’Enel, dell’Aqp, delle imprese di pulizie addette alle scale e agli androni delle decine di palazzi interessati, gli inquilini dovranno prima recuperare la documentazione necessaria dalla stessa società Amministrazione Immobile Mc srls. «Per questo – dice Marchello – abbiamo predisposto uno sportello ad hoc, che risponde al numero 0832.342690, con un pool di avvocati pronti a offrire assistenza tecnica e legale a chi ne avesse bisogno. Al netto del problema del denaro, c’è quello grave dei documenti». Questione, quest’ultima, che rischia di provocare una valanga di ricorsi e cause. «Sappiamo che con estrema difficoltà – continua Marchello – gli inquilini e i nuovi amministratori delle palazzine gestite fino a un anno fa dalla società in liquidazione, sono riusciti a recuperare solo una parte degli atti e dei documenti che li interessavano. Quindi riteniamo che potrebbe rivelarsi estremamente difficile, a partire da oggi, ricostruire le storie condominiali di queste ulteriori 60 comunità, con tutte le conseguenze del caso. Ripeto: è una situazione pericolosa e difficile da molti punti di vista». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia