Ai piedi di Santa Croce si consuma il battesimo della lista di Direzione Italia, l’ammiraglia del centrodestra che sostiene la candidatura di Mauro Giliberti a sindaco della...
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Un passo dietro di lui, sul palco, il coordinatore del partito Antonio Gabellone, gran cerimoniere della serata, e tutta la Giunta. Manca all’appello soltanto Luciano Battista, candidato con Forza Italia: «Accanto a me in questo momento – sottolinea Giliberti - c’è il giusto mix di esperienza e freschezza, un mix che sono certo segnerà il Consiglio eletto già la sera del voto, l’11 giugno». Applausi e vuvuzelas dal pubblico assiepato davanti all’ingresso di Palazzo dei Celestini. Presenti i parlamentari Roberto Marti, Rocco Palese e Francesco Bruni e poi leader storici del centrodestra salentino, da Enzo Perrone – padre di Paolo – a Ninì Gorgoni da Cavallino.
Sul capoluogo si gioca la scommessa più impegnativa per Fitto e Direzione Italia in queste Amministrative. «E la campagna elettorale - incalza Giliberti – sta andando alla grande. Abbiamo un programma bellissimo, costruito grazie all’ascolto della città e alle grandi risorse che hanno fatto gli ultimi 20 anni di storia di questa città».
L’ascolto dei bisogni, per il candidato sindaco, è «il senso dell’impegno politico» preso con questa candidatura, per la quale – lo sottolineerà più tardi Fitto – «Mauro ha messo da parte la sua passione per il giornalismo, cimentandosi in questa grande sfida».
«E poi la sicurezza - aggiunge - perché non c’è strada che non ce ne chieda di più e le periferie, che hanno bisogno di maggiore amore». Infine le marine, «che dovranno seguire lo stesso percorso del centro storico, da luogo temibile e poco frequentato a motore di sviluppo».
Direzione Italia scommette sulla vittoria al primo turno: lo dice Giliberti, ma anche il sindaco uscente Perrone: «L’11 giugno Mauro prenderà il mio testimone. Sono convinto andrà così perché non possiamo non continuare a crescere. Questa è una città migliore rispetto a quella di 10 anni fa. Abbiamo scritto pagine importanti per il miglioramento del patrimonio storico e monumentale, per il verde, per gli eventi».
Direzione Italia rivendica il suo ruolo da protagonista nella crescita del capoluogo: «Ha fatto passi da gigante», sottolinea Gabellone. «Ha cambiato volto», insiste Fitto, al quale spetta - dopo la presentazione di tutti i candidati consiglieri - l’arringa finale.
«Voglio dire tre grazie. Il primo – spiega – a Perrone e alla sua amministrazione che hanno operato durante anni difficili per gli enti locali, ottenendo un ottimo risultato. Il secondo ringraziamento va a tutti coloro che hanno accettato di candidarsi e che rappresentano uno spaccato importante di vita reale, dalla quale si deve attingere per parlare alla città».
Il terzo grazie è per Giliberti, «che ha sempre avuto un sogno, fare il giornalista, che ha raggiunto risultati importanti in pochi anni e che ora mette da parte la passione per dare il suo contributo». Fitto richiama il popolo del centrodestra alla partecipazione: «Vi chiediamo una cosa sola: siate protagonisti. Giochiamo una partita decisiva per il futuro di Lecce, che è cresciuta e oggi fa i conti con i problemi scaturiti proprio da questa crescita. Vinciamo la campagna elettorale e scriviamo insieme – conclude – una nuova pagina del futuro».
E se Direzione Italia, schierando tutti gli assessori uscenti, promette di fare incetta di voti, a dare il suo contributo ci sarà anche la lista Giliberti, direttamente collegata al candidato sindaco e presentata ieri in piazzale Cuneo, quartiere Stadio. «È il valore aggiunto - commenta lui -, un ulteriore contributo alla coalizione di centrodestra. Dobbiamo partire da dove c’è più bisogno, dai luoghi in cui si è fatto meno. Piazzale Cuneo è uno di questi, un luogo con forti potenzialità che necessita di molta cura non solo dal punto di vista urbanistico. Le periferie, fulcro del nostro programma elettorale - chiude il candidato sindaco - devono essere protagoniste dell’agire politico, non soltanto con parchi e altalene, ma con percorsi culturali, per creare veri e propri patti di cittadinanza tra nonni e nipoti». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia