Torace schiacciato: così è morto Davide dopo l’impatto

Il luogo dove è avvenuto l'incidente mortale
È stato ucciso da un urto violentissimo con l’asfalto Davide Biasco, il 25enne morto nella notte tra sabato e domenica lungo la litoranea di San Gregorio....

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È stato ucciso da un urto violentissimo con l’asfalto Davide Biasco, il 25enne morto nella notte tra sabato e domenica lungo la litoranea di San Gregorio. L’esame esterno condotto dal medico legale Ermenegildo Colosimo - disposto dal sostituto procuratore Massimiliano Carducci - ha permesso di chiarire cosa sia successo negli istanti dopo l’impatto. Il ragazzo, dopo l’urto violento con l’auto che aveva occupato la carreggiata, è precipitato sull’asfalto praticamente di petto, tanto che le lesioni più gravi e letali sono quelle toraciche e addominali. L’urto ha compresso cuore e polmoni, e la rottura della gabbia toracica ha dato il via a un’emorragia interna che non gli ha lasciato scampo. Alla visita erano presenti il dottor Giancarlo Russo, nominato dalla famiglia della vittima (assistita anche dall’avvocato Giuseppe Fersini), e l’avvocato Francesco Nutricati, per conto dell’automobilista, che è stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo. Si tratta di I.V., un giovane di Gagliano del Capo. L’intenzione, da parte della Procura, è capire se vi siano responsabilità nella condotta dell’uomo che era alla guida dell’auto contro cui è andato a schiantarsi il 25enne.


Il corpo, già nella giornata di ieri, è stato restituito alla famiglia. Incessante il via vai di persone a casa di Davide Biasco. Familiari, amici, semplici conoscenti hanno voluto testimoniare la propria vicinanza a chi è stato colpito da un lutto così grande. I funerali si terranno questo pomeriggio, a Patù.

Resta altissimo il dolore, a distanza di tre giorni, per un incidente che ha scosso la piccola comunità di Patù. Davide era molto conosciuto: lavorava come cameriere nel ristorante del nonno, “Da Mimì” a San Gregorio. E proprio da lì stava tornando la notte della tragedia. Erano le 3: in moto insieme ad un amico (al quale aveva ceduto il proprio casco) ha imboccato la curva che si trova all’altezza del camping Villa Paradiso, sulla provinciale 214. All’improvviso si è trovato davanti una Lancia Lybra, intenta a fare manovra: inutile è stato il tentativo di frenare. L’impatto è stato violento: sia Davide che l’amico sono stati sbalzati dalla sella e sono finiti sull’asfalto. Ad avere la peggio il 25enne: nonostante i tentativi di rianimarlo prima da parte delle persone presenti, poi da parte dei sanitari del 118, il suo cuore ha smesso di battere lì sull’asfalto. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia