Lecce, l'orologio delle meraviglie torna a scandire il tempo in Piazza

L'orologio delle meraviglie
LECCE - L'Orologio delle Meraviglie è tornato a scandire il tempo in Piazza Sant'Oronzo.  L'opera...

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LECCE - L'Orologio delle Meraviglie è tornato a scandire il tempo in Piazza Sant'Oronzo. 

L'opera d'arte ha ripreso posto sulla facciata del Banco di napoli già qualche tempo fa al termine di un laborioso intervento di pulitura e restauro voluto dall’istituto bancario partenopeo in accordo con la Sovrintendenza di Lecce, l’ “ Orologio delle Meraviglie ”, grande opera in bronzo realizzata su commissione dell’allora Banca Commerciale Italiana dallo scultore salentino Francesco Barbieri.

Autore delle statue dei quattro evangelisti sulla facciata della cattedrale di San Marco a Venezia e destinatario, il 6 febbraio 1955, della prima pagina della “Domenica del Corriere” con una tavola illustrata da Walter Molino e la didascalia "Dopo tre anni e sei mesi di lavoro Francesco Barbieri di San Cesario ha costruito l' orologio più grande del mondo per la torre di Sant'Oronzo di Lecce". In bronzo e rame smaltato, peso 20 quintali, il congegno misura quasi 10 metri di altezza per 3 di larghezza e richiese 1300 giorni di lavoro, di cui 9 mesi per le 52 fusioni necessarie. Poggia su una base rettangolare in mosaico e smalti veneziani con cornice in rame.

La parte superiore è caratterizzata da elementi che riconducono allo stemma della Terra d’Otranto - il delfino e la mezzaluna accompagnati dal sole - con ai lati rami di olivo e melograno a simboleggiare la ricchezza e la fecondità della terra. A seguire, sotto, una cornice semicircolare con la rappresentazione dei 12 segni zodiacali e ai lati le due figure dell’Annunciazione: a sinistra l’angelo alato con le braccia alzate, a destra la Vergine che riceve l’Annuncio. Al centro della cornice, invece, il “Carro del Sole”, con il dio del sole Febo e la sua quadriga di cavalli rampanti. Poi la parte centrale, caratterizzata da un elemento a ventaglio che rappresenta la volta celeste, al centro la costellazione dell’Orsa maggiore, la stella polare e, ai lati, dodici caselle a rappresentare i dodici mesi dell’anno. Infine una parte inferiore che ospita il quadrante dell’ orologio , sembiante di un grande occhio ciclopico. I numeri romani delle ore poggiano su smalto azzurro, scanditi e alternati da figure di tarocchi: l’Amore, la Giustizia, la Forza, il Diavolo, l’Asso di denari, l’Asso di bastoni, il Sette di denari, i Principi, la Spada con la corona, i Gemelli col Sole, l’Acqua e il Vaso di fiori. Il centro del quadrante, dove sono posizionate le lancette, rappresenta l’iride ed é realizzato in smalto di colore rosso.


La lancetta grande ha sull’estremità la stella polare e il serafino, mentre quella piccola il galletto che canta e la prima fase della luna. Per finire l’orbita dell’occhio ha forma di conchiglia sulla quale sono rappresentate le fasi lunari, Eolo che soffia, la bussola e le stelle.  Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia