Sicurezza e sviluppo. Le due nuove sedi a Gallipoli del Commissariato di polizia e della Compagnia dei carabinieri sono state portate ad esempio dal ministro dell’Interno,...
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«E’ come conciliare bellezza e sicurezza, questione straordinariamente importante», le parole del ministro. «Quest’anno abbiamo avuto un anno straordinariamente importante per i flussi turistici verso il nostro Paese, verso questa regione verso questa città. Abbiamo messo in campo un sistema: c’è una capacità di accoglienza, c’è una capacità imprenditoriale. Abbiamo trasmesso un messaggio che l’Italia è un Paese bello e sicuro. Abbiamo creato un patrimonio, ma essendo scaramantico ci ho pensato 100 volte prima di dirlo. E seguendo la mia scaramanzia dico che bello e sicuro sono concetti che vanno valutati momento per momento. Il compito nostro è quello di lavorare perché il mai non possa avverarsi, ma senza mai dire mai. E’ il filo sottile sul quale stiamo camminando».
L’intervento del ministro dell’Interno ha chiuso la cerimonia al castello, seguita poi dal taglio del nastro e dalla visita alle nuovi sedi. Prima che il ministro prendesse la parola, il prefetto Palomba ha ricordato i risultati dell’“Accordo per la sicurezza integrata e per lo sviluppo del territorio di Gallipoli”. Ed ha annunciato anche le due prossime iniziative: la sottoscrizione con il sindaco di Lecce, del patto della sicurezza urbana e l’istituzione di una commissione presieduta dall’ex procuratore capo Cataldo Motta, per valutare le offerte arrivate in prefettura degli immobili idonei ad ospitare la questura di Lecce: «Stiamo mettendo lo stesso impegno per dare una nuova sede alla Questura», ha promesso il prefetto.
Tutto incentrato sulla dicotomia sicurezza-sviluppo, l’intervento del Ministro. Ed in questa ottica, ha ricordato quelle che sono ritenute le vere emergenze criminalità in Puglia: Foggia, prima di ogni altra, con le guerre di mafia che hanno continuato a mietere vittime fino a poche settimane fa. San Severo - ha annunciato Minniti - sarà sede del Reparto prevenzione crimine della polizia. Ed in una latra località della provincia di Foggia non meglio indicata, ospiterà il neonato reparto “Cacciatori di Puglia dei carabinieri”. Un reparto speciale presente in altre parte d’Italia solo in Sicilia, in Sardegna ed in Calabria.
Capacità di controllo del territorio, insomma. Un concetto calato dal ministro anche nella realtà gallipolina. Perché terrorismo internazionale e criminalità organizzata potrebbero essere dietro l’angolo. «Tenendo insieme capacità di carattere investigativo di altro profilo e di intellingence, il vecchio controllo del territorio torna ad essere una questione cruciale. Anzi mai come adesso è attualissimo. E quindi oggi facciamo un passo in avanti, lo facciamo qui a Gallipoli, mettiamo tutto dentro un progetto condotto con la Regione. Di fronte ad una fase particolarmente importante per questa terra sotto il profilo dello sviluppo e della crescita, era giusto che si desse un segnale di straordinario impegno nella sicurezza. Sviluppo e sicurezza sono due facce della stessa medaglia».
Il ministero dell’Interno ha poi voluto ricordare che una società in cui c’è il controllo del territorio è una società più adeguata e propensa allo sviluppo. E che gli investimenti sulla sicurezza siano investimenti per lo sviluppo perché le società sicure sono quelle a cui è garantito il mercato libero dai condizionamenti della criminalità organizzata sono società più forti, più ospitali. «Oggi una bella giornata per Gallipoli», le ultime parole di Marco Minniti. «E’ molto importante che una perla del sud possa essere ricordata non solo perché è bella ma anche perché lavora in sintonia per diventare sempre più sicura» Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia