Omicidio di Ivan Regoli, 15 anni al cugino La madre: «Meglio farsi giustizia da soli»

Il pubblico ministero Antonio De Donno aveva chiesto per lui 30 anni di carcere, alla fine invece, questa mattina, è stato condannato alla metà di quella pena,...

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Il pubblico ministero Antonio De Donno aveva chiesto per lui 30 anni di carcere, alla fine invece, questa mattina, è stato condannato alla metà di quella pena, ovvero 15 anni, il trentacinquenne Cosimo Mele di Matino, reo confesso dell'omicidio del cugino Ivan Giorgio Regoli, il giovane che scomparve nel nulla il 12 settembre del 2011, all'epoca aveva 29 anni, e i cui resti furono trovati soltanto tre anni più tardi, il 1° agosto del 2014, in un pozzo in contrada Anastasia, nelle campagne matinesi.
Quindici anni di carcere per l'assassino, arrestato i primi di marzo dello scorso anno, al termine del processo per i reati di omicidio e occultamento di cadavere che si è svolto in udienza preliminare davanti al giudice Alcide Maritati. E questo perché il magistrato, rispetto alla ben più alta richiesta di condanna avanzata dal rappresentante dell'accusa, ha ritenuto di escludere le aggravanti dei motivi futili e abbietti nel delitto ed ha concesso inoltre le attenuanti generiche all'imputato.


Una decisione che ha provocato l'immediata reazione della mamma della vittima, Antonia, che alla lettura della sentenza è scoppiata in lacrime ripetendo «15 anni... 15 anni... allora io non credo più alla giustizia, ma la farò per conto mio».

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Quotidiano Di Puglia