Locali liberi, niente “limiti”: nessuna ordinanza di chiusura alle 2 e stop alla musica alle 24. «Per ora non serve la stretta»

Locali liberi, niente “limiti”: nessuna ordinanza di chiusura alle 2 e stop alla musica alle 24. «Per ora non serve la stretta»
No a chiusure anticipate dei locali e nessuna limitazione ad hoc per la musica fuori dai locali. A Lecce la prossima estate la movida sarà “libera”. Almeno...

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No a chiusure anticipate dei locali e nessuna limitazione ad hoc per la musica fuori dai locali. A Lecce la prossima estate la movida sarà “libera”. Almeno queste sono le intenzioni dichiarate dall’amministrazione Salvemini che, in vista della stagione turistica, ha deciso di mettere in un cassetto qualsiasi provvedimento restrittivo nei riguardi delle attività del cuore della città. 

L'ordinanza dello scorso anno


Un copione diverso rispetto a quanto fatto dodici mesi fa quando, a seguito di alcuni episodi di disturbo alla quiete pubblica e dietro indicazione del Comitato provinciale per l’ordine e della sicurezza, il sindaco Carlo Salvemini emanò una ordinanza che prevedeva la chiusura anticipata dei locali alle 2 e lo stop a musica e suoni a mezzanotte (e non all’1) nei pubblici esercizi del centro storico con l’obiettivo di mettere ordine all’interno della movida più chiassosa e poco avvezza al rispetto delle regole. Un provvedimento che ha innescato una lunga serie di polemiche da parte degli addetti ai lavori che hanno lamentato una perdita di clienti e di incassi. 

La commissione


Ad anticipare le scelte dell’amministrazione per i prossimi mesi è stato l’assessore al Turismo Paolo Foresio, intervenuto ieri mattina in commissione Attività produttive, richiesta dal consigliere opposizione Gianmaria Greco: «Abbiamo una stagione turistica che si preannuncia importante – ha esordito Greco -. Gli esercizi pubblici hanno il diritto di sapere per tempo se il Comune intende riproporre l’ordinanza “anti-movida”. Lo scorso anno tale provvedimento è giunto a metà luglio, a stagione già iniziata e con investimenti già programmati. Questa cosa, a detta degli operatori, ha messo in ginocchio l’intero comparto e ha inciso sulle attività, dirottando le presenze turistiche verso altre realtà territoriali». 
A quanto pare, però, il Comune non ha intenzione di procedere con ordinanze ad hoc e restrizioni per le attività notturne. «Quest’anno ci sono tutti i presupposti per evitare di pensare a provvedimenti restrittivi – ha spiegato Foresio -. A oggi non è sul tavolo questa possibilità ovvero pensare di intervenire su chiusure anticipate e sulla musica. Ritengo che in questi primi giorni di stagione turistica, grazie all’aiuto delle forze dell’ordine, si sia raggiunto un livello accettabile in cui gli interessi degli operatori commerciali convivono con gli interessi dei residenti. Per i prossimi mesi il prefetto ha annunciato un supplemento di forze dell’ordine, confermato dal ministero dell’Interno. Non sappiamo ancora quante unità saranno destinate a Lecce ma sicuramente ci saranno più controlli per tutta la città». 

I controlli nelle zone "calde"


L’obiettivo, quindi, è quello di garantire l’ordine grazie al presidio degli agenti senza intervenire sulle attività. «Ovviamente le cose si fanno se c’è la volontà da parte di tutti – ha aggiunto Foresio -. Ognuno deve fare la propria parte. Insieme con le associazioni di categoria e gli esercizi pubblici monitoreremo la situazione. Bisogna preservare il nostro centro storico e la sua vivibilità. Al momento non c’è nessun allarme e non ci sono segnalazioni di eccessi. Mi auguro che si sia raggiunto un livello di maturità tale da evitare di prendere provvedimenti drastici». 

L'opposizione di Palazzo Carafa


Un annuncio che ha diviso l’opposizione. Soddisfatto Andrea Pasquino: «Un provvedimento restrittivo in questo momento potrebbe causare ulteriori difficoltà alle attività commerciali. Lo scorso anno è stata fatta una scelta politica perché altri Comuni non hanno attuato queste restrizioni e sono comunque riusciti a tenere la situazione sotto controllo. Quest’anno l’amministrazione ha deciso di fare un passo indietro. Mi auguro che quanto detto venga portato a termine». Di diverso avviso Gianpaolo Scorrano: «Al momento vedo solo buoni propositi. Non c’è stata data alcuna rassicurazione sul futuro. Si è parlato del presente. Ci auguriamo di vedere più agenti di polizia, ma non per la movida che io non ritengo dannosa, ma per la stazione, per la villa comunale, per il monumento ai caduti, nei parchi. Ricordiamoci che abbiamo locali che a oggi non hanno l’autorizzazione per i dehors. Una cosa gravissima, li stiamo già danneggiando, e non possiamo pensare di danneggiarli ulteriormente». A difendere le scelte dell’amministrazione Antonio Rotundo: «Bene fa il Comune a tenere sotto controllo la situazione insieme ai protagonisti ovvero gli esercenti e le associazioni di categoria. Io aggiungo anche i residenti che vanno ascoltati. È questa la strada».

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Quotidiano Di Puglia