Lidi aperti durante la stagione invernale: c’è il regolamento. Che - si augurano gli operatori - segni confini precisi entro cui muoversi mettendo fine al balletto di...
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Nelle intenzioni della Regione il documento darà respiro al settore, senza “svendere” il territorio, ma si cercherà la valorizzazione degli stabilimenti attraverso un dettagliato piano aziendale che illustri i servizi offerti nel corso dell’anno, non solo l’estate, in modo da garantire la tutela e la sorveglianza delle coste. Il regolamento sancirà probabilmente la fine dell’incertezza tra gli imprenditori balneari, preoccupati dalle liti giudiziarie con i Comuni, con aumento dei costi e, in qualche caso, del ritiro della concessione. La svolta è arrivata al termine dei lunghi colloqui tra la Soprintendenza, la Regione e le associazioni di categoria.
Tutto era nato, nei mesi scorsi, da una lettera a firma della Soprintendente, Maria Piccarreta che aveva chiesto ai Comuni di stilare un elenco delle strutture presenti sul territorio di competenza allegando le autorizzazioni stagionali. Un fatto che i balneari avevano interpretato come l’inizio di una vera e propria campagna di “normalizzazione” in un settore in cui si stava ancora lavorando per arrivare ad una soluzione soddisfacente che portasse ad una destagionalizzazione del territorio. Un confronto a tratti aspro, che non ha lasciato indifferenti gli assessori Loredana Capone (al Turismo) e Raffaele Piemontese (al Demanio), sicuri di poter applicare anche nel Salento, il famoso “modello Manfredonia” in cui l’ente ministeriale aveva dato il via libera alle strutture anche durante l’inverno. La Soprintendenza aveva precisato però che l’intesa raggiunta nella Capitanata prevede la possibilità di mantenimento degli stabilimenti esclusivamente in una parte del territorio di Manfredonia, ovvero nel litorale urbano di Siponto visto che si tratta di zone già antropizzate. Altre deroghe ci sono per i lidi già presenti in corrispondenza dei villaggi turistici “storici” realizzati negli anni Settanta del secolo scorso, ma in tutti i casi limitate alle attività connesse alla destagionalizzazione. «L’accordo - concludeva - è stato messo a punto in base al Piano delle Coste e ad una ricognizione puntuale delle strutture presenti».
Un punto fondamentale che è stato ripreso nel documento finale in via di pubblicazione, come spiega la delegata per la presidenza, Anna Maria Curcuruto: «La circolare è pronta, è all’attenzione dell’ufficio del Demanio: dovrebbe andare incontro alle esigenze di tutti, in particolare della Soprintendenza perché configura una versione invernale e una questione tipicamente stagionale.
Quotidiano Di Puglia