Lecce, l'Udc scarica il Pd: «Chiamiamo a raccolta i popolari»

Lecce, l'Udc scarica il Pd: «Chiamiamo a raccolta i popolari»
La storia non è inedita ma certamente arriva come una doccia fredda per il centrosinistra leccese che già vedeva l'alleanza per le comunali del 2017 come cosa...

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La storia non è inedita ma certamente arriva come una doccia fredda per il centrosinistra leccese che già vedeva l'alleanza per le comunali del 2017 come cosa fatta, anche stando al modello regionale che per ora sembra tenere. Al termine di una riunione del coordinamento cittadino dell'Udc, presieduta dal segretario Carmelo Isola e dal segretario provinciale Salvatore Ruggeri, lo Scudo crociato ha invece deciso per il dietrofront sull'intesa col Pd e con l'apertura, invece, a una nuova strada tutta centrista.


Isola ha definito «a dir poco caotico e scevro da linee programmatiche serie l’attuale panorama: nel centrodestra si gioca a sfogliare la margherita sui cui tanti petali ci sono scritti i tanti possibili nomi di candidati a Sindaco, senza alcuna convergenza, programma o strategia politica. Probabilmente si ritiene, presuntuosamente, di vincere senza se e senza ma e che l’unico aspetto da definire sia il nome e cognome del candidato. Un susseguirsi di nomi, ed autocandidature, collegate alle varie correnti che rischia di far saltare il banco con la conseguente presenza di più candidati e di una pericolosa spaccatura».
Ma i centristi ne hanno anche per il centrosinistra: «La Segreteria del Partito Democratico è alle prese con tanti nodi interni (primarie si/ primarie no; primarie di partito o di coalizione; candidato deciso dalla segreteria o in accordo con gli alleati; uomo di partito o personalità della società civile). Si è tentato di ripetere il successo alle regionali, riunendo lo stesso cartello elettorale, ed alla quale ha partecipato anche una rappresentanza dell’Udc, ma tutto si è ben presto arenato e non c’è stato alcun seguito, a testimonianza dell’attuale confusione che regna nel Partito Democratico. Non possiamo e non dobbiamo più attendere le decisioni e le strategie altrui, ma dobbiamo farci noi promotori del cambiamento ed attori di una nuova iniziativa».

Ecco perché l'Udc ora chiama a raccolta tutti gli alleati che si riconoscono all’area moderata del Partito Popolare Europeo per «provare a delineare programmi condivisi e condivisibili». E le prime aperture già ci sarebbero, visto che già nei giorni scorsi il Coordinatore Provinciale di Area Popolare Ncd Luigi Mazzei auspicava un percorso comune e la convocazione di un tavolo con le forze politiche di area popolare riconducibili nel Partito Popolare Europeo.









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Quotidiano Di Puglia