Rubate anche le offerte: il Fazzi in balìa dei ladri

Rubate anche le offerte: il Fazzi in balìa dei ladri
Nuovo allarme furti all’interno dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce. E questa volta nel mirino dei ladri finisce la cassetta con le offerte posizionata ai piedi della...

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Nuovo allarme furti all’interno dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce. E questa volta nel mirino dei ladri finisce la cassetta con le offerte posizionata ai piedi della statua della Madonna tra i corridoi del pianterreno. 

Un buon bottino forse all’interno, visto l’assiduo via vai di persone e fedeli in quella zona, che ha sicuramente stimolato le attenzioni dei furfanti senza fede. Monete tante, ovviamente, ma anche banconote perché, appunto, quella cassetta è l’approdo di tanti nell’area dell’ospedale.
A rilanciare l’allarme è don Gianni Mattia, cappellano dell’ospedale Fazzi, torna a scuotere le coscienze e con un lungo post su facebook e denuncia il secondo ammanco a pochi giorni dal furto di giochi, videogames e dvd di cartoni animati nella saletta dei bambini del reparto di Neurochirurgia. La scoperta è stata fatta ieri mattina, da uno dei volontari dell’associazione “Cuore e mani aperte verso chi soffre”, mentre stazionava nell’atrio esterno che conduce al bar dell’ospedale.
Il prete, molto attivo sui social, torna a denunciare e pubblica due foto con commento, sul proprio profilo facebook per richiamare l’attenzione su un secondo strano furto. «Ormai rubano dovunque e di tutto – annota don Gianni - ma riuscire ad aprire una cassetta delle offerte della Madonnina. Davvero siamo oltre ogni limite. Pazienza, andiamo avanti lo stesso. Quello è un luogo di passaggio, un luogo dove tanti si fermano e vedono. Come mai nessuno si è accorto? Pazienza, anche qui perdono e comprensione. Ecco perché chiudiamo la cappella molto presto, ecco perché dev’essere tenuto tutto sotto chiave. Non se ne può più e farò formale denuncia alle Forze dell’ordine - chiosa lo stesso don Gianni nel suo profilo Facebook - sperando di mettere fino a queste azioni incivili».
Uno duro sfogo e unanime la condanna del gesto.
 

Un furto, il secondo nel giro di una sola settimana, reso pubblico dall’attento prete, che probabilmente farà partire una nuova e giusta corsa alla beneficienza ma che al tempo stesso lascia qualche dubbio sulla bontà d’animo dei fruitori dell’ospedale leccese. 
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Quotidiano Di Puglia