«Nessuna emergenza e nessun caos» al Pronto soccorso dell’ospedale Vito Fazzi, dice la direzione della Asl di Lecce. Ma il personale e i sindacati sono pronti a...
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In una nota diramata all’indomani dello sfogo del primario, la Asl ribatte: «Il Pronto Soccorso del “Fazzi” non è in emergenza, né patisce alcuna carenza di risorse: l’organico medico e infermieristico è assolutamente adeguato ai flussi di accesso registrati nel tempo.
Una verità che, evidentemente, sfugge alla Asl - e sulla quale l’Azienda, infatti, nulla dice né spiega - è che i servizi territoriali che avrebbero dovuto essere creati e “subentrare” alla chiusura degli ospedali più piccoli non sono partiti, che il Piano di riordino non è stato completato e che gli accessi inutili al Pronto soccorso sono figli, anche, di questa riforma a metà, lasciata in sospeso dalla Regione di cui la Asl è il braccio operativo.
E se la Asl sostiene che «l’organico del Pronto Soccorso del “Fazzi” dispone di 20 medici a tempo pieno, più sei convenzionati a tempo parziale, impiegati nei tre turni e di 49 infermieri, dotazione in linea con gli standard nazionali», la Uil Flp, con il segretario Antonio Tarantino annuncia battaglia: «I lavoratori del Pronto soccorso sono disponibili anche all’installazione di telecamere interne - dice - tanto è il carico di lavoro sulle loro spalle. Abbiamo chiesto più di un anno fa un incontro con la direzione generale proprio sul Pronto soccorso e non siamo mai stati ricevuti né ascoltati. Tutto racconta una realtà diversa da quella descritta dalla direzione generale di Silvana Melli, che dovrebbe esaminare lo stato dei fatti con maggiore attenzione. Ci sembra di leggere nella nota Asl una velata minaccia. Ma noi siamo pronti - conclude - a convocare un’assemblea dei lavoratori del Pronto soccorso e a indire lo stato di agitazione». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia