Offese a un disabile per lo scooter elettrico: vicina condannata

Offese a un disabile per lo scooter elettrico: vicina condannata
“Ti rompo la motoretta, devi morire, ti sei condannato a morte”. Sono alcune delle offese e minacce subite da un 69enne leccese, disabile al 100 per cento, vittima di...

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“Ti rompo la motoretta, devi morire, ti sei condannato a morte”. Sono alcune delle offese e minacce subite da un 69enne leccese, disabile al 100 per cento, vittima di un difficile rapporto di vicinato con una donna di 34 anni. La  vicina è stata condannata dalla gip Maria Francesca Mariano, alla pena di 20 giorni di reclusione convertiti in una pena pecuniaria di 600 euro, con un decreto penale di condanna. 

Gli episodi

Gli episodi, diversi quelli messi nero su bianco nella denuncia presentata dal 69enne ai carabinieri della stazione di Santa Rosa, sono finiti al vaglio dei militari che coordinati dalla Pm, Erika Masetti hanno condotto le indagini nei mesi scorsi.
Il disabile, assistito dall’avvocato Stefano De Francesco, ha raccontato di essere stato offeso e minacciato in più circostanze da una vicina di casa, con frasi spesso pronunciate in dialetto salentino, dal tenore “Te fazzu murire (ti faccio morire), ti spacco la faccia pezzo di m…, il signore ti ha reso disabile ma de capu (di testa)”. Alla base del “conflitto” pare ci fosse la volontà e la necessità da parte dell’uomo di utilizzare il suo scooter elettrico, unico mezzo per potersi spostare liberamente e autonomamente, che spesso però gli era preclusa perché ogni qualvolta tentasse di uscire dalla propria abitazione si trovava l’auto della donna parcheggiata sullo stallo riservato ai disabili o sul marciapiede. Difficoltà che sarebbero quindi sfociate – secondo la ricostruzione dell’accusa – nelle offese e nelle minacce di morte, in un clima sempre meno sereno che ha finito per avere uno strascico giudiziario.
A seguito delle indagini infatti, la donna è stata condannata. 

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Quotidiano Di Puglia