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Prime indagini in cima alla colonna per testarne la “solidità”, in attesa di posizionare il gemello del santo in bronzo. Procede il progetto di realizzazione della copia della statua di Sant’Oronzo. Dopo il via libera ufficiale da parte del Comune, da un paio di mesi la Fonderia Nolana Del Giudice è impegnata nella realizzazione della copia fedele del simulacro del santo protettore di Lecce, attualmente conservata nell’atrio principale di Palazzo Carafa.
Il cronoprogramma
Un lavoro molto atteso dalla città e che, almeno secondo il cronoprogramma iniziale, dovrebbe terminare proprio questa estate, in occasione dei riti patronali di agosto. Intanto tra oggi e domani saranno eseguite alcune indagini sulla colonna finalizzate alla valutazione delle caratteristiche meccaniche dei materiali costituenti il pulvino (ovvero l’elemento architettonico sovrapposto al capitello, con funzioni strutturali), necessarie alla realizzazione del sistema di ancoraggio. È proprio sul pulvino terminale della colonna, infatti, che sarà posata la copia della statua del santo, secondo un sistema ideato dal Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento.
Le indagini
Le indagini saranno eseguite dalla ditta Geoprove che, attraverso una piattaforma aerea e una serie di prove speciali (chiamate “Pull Out”) esaminerà con attenzione la struttura del pulvino che prossimante ospiterà la riproduzione del santo.
Procede la realizzazione della copia
Nel frattempo procedono anche le operazioni per la copia di Sant’Oronzo da parte della Fonderia Nolana Del Giudice. Il progetto prevede la scansione completa della statua e la realizzazione del calco in gomma siliconica con matrici in resina acrilica, con sussidio della stampa 3D. Una volta eseguito il calco, si formerà il modello per la riproduzione tramite il getto di bronzo con il metodo della fusione a cera persa e messa in opera della copia in bronzo sulla colonna mediante sistema di ancoraggio progettato ad hoc. Il costo dell’intervento – che ammonta a 177.876 euro - include, oltre all’esecuzione, al trasporto e al posizionamento della copia sulla colonna, anche la produzione di un video-documentario e di un quaderno-volume a stampa sull’intero iter del progetto a cura dell’Università del Salento. La realizzazione della copia è stata finanziata dalla comunità leccese attraverso lo strumento ministeriale dell’Art Bonus, una raccolta fondi che segna ad oggi un totale di erogazioni ricevute pari a 240.580 euro.
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