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«Quelle strade ci bloccano e da soli non possiamo uscire». È questo il grido di dolore che arriva da Roberto Cascio, disabile che da diversi anni è costretto a vivere su una sedia a rotelle che ha comunque attrezzato nel migliore dei modi per poter godere di uno stile di vita quanto più vicino possibile a quello di un normo dotato.
Sotto accusa la circonvallazione di Lecce
Non basta però una carrozzina dotata di tutti i confort per superare alcune barriere architettoniche che arginano quelle che sono possibilità delle persone con delle problematiche motorie. Nel caso specifico, il dito è puntato contro la circonvallazione di Lecce, che in diversi tratti è praticamente inaccessibile per una persona costretta a muoversi su una sedia a rotelle, ma non rappresenta nemmeno un luogo sicuro per una famiglia con un passeggino. Di più: non è semplice in realtà per nessuna persona, costretta in alcuni casi a dover scendere sulla sede stradale per la totale assenza dell’apposito spazio per poter camminare o addirittura obbligata ad aspettare il pullman del servizio pubblico urbano sullo sterrato.
Aiuole ed erbacce su viale Rossini: le carrozzine non passano
Uno dei casi più eclatanti è proprio a due passi dalla sede della Polizia Municipale, su viale Rossini, dove la rigogliosa vegetazione di un’aiuola occupa completamente il tratto riservato al transito pedonale, un impedimento che può essere rimosso a differenza di quanto avviene pochi metri più avanti all’incrocio tra viale Japigia e via Gramsci, dove - tra cabine della corrente e palo del semaforo - il marciapiede risulta completamente occupato.
Off limits tra via Cesare Battisti e via Salandra
Lo stesso accade anche su viale Japigia, lato centro: tra le intersezioni tra via Cesare Battisti e via Salandra il passaggio con una carrozzina è praticante un’utopia perché il marciapiede è largo meno di un metro.
«Noi con la città di Lecce abbiamo partecipato al progetto per l’abbattimento delle barriere architettoniche e siamo stati coinvolti per individuare le criticità. Anche nel centro storico siamo costretti a fare lo slalom tra le buche del basolato, che però deve essere manutenuto, perché il rischio concreto per noi che ci muoviamo con la carrozzina è quello di cadere. Sono tutte criticità che sono emerse nel corso di quella consulenza. Lecce da questo punto di vista è molto indietro rispetto a molte città d’Italia - spiega Simone Spedicato, presidente e atleta della Lupiae Salento-. Se una città è a misura di disabile è più vivibile per tutti, anche per le persone normodotate. Ovviamente siamo in prima linea per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Chi vive al di là della circonvallazione è costretto a studiare un percorso, che spesso non è il più breve».
L'assessore Miglietta: «Mappatura in corso»
«L’attenzione dell’amministrazione comunale per rendere la città a misura di tutti è massima - commenta l’assessore al Welfare e Accessibilità Silvia Miglietta -. Il lavoro di monitoraggio che sta portando avanti il Laboratorio per l’Accessibilità è a buon punto, avendo già mappato tutta l’area pilota e siamo pronti a proseguire. Siamo consapevoli di tutte le criticità, specialmente di quelle che riguardano la circonvallazione, che sarà a brevissimo interessata dai lavori legati a mitigazione del rischio idrogeologico e poi da quelli di rigenerazione finanziati con in totale 10 milioni di fondi Pnrr, inclusi quelli destinati ai viali storici, che la ridisegneranno completamente, rendendola accessibile a tutti».
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Quotidiano Di Puglia