Bella, anzi bellissima la città senza auto, ma quanti disagi. La sperimentazione di allargamento della zona pedonale e la chiusura della città alle auto, dalle...
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Alle 20.40 di ieri i viali della città erano completamente intasati. Con auto ferme in coda, che certamente non agevolano la riduzione dell’inquinamento atmosferico, e automobilisti costretti al volante per lunghe attese con la speranza di poter lasciare l’auto e vivere la città. Storie di ordinaria amministrazione, verrebbe da dire. Il test, fortemente voluto dal governo cittadino in concomitanza con la Settimana Europea della Mobilità, necessita degli aggiustamenti. A cominciare dall’individuazione di nuove aree per la sosta. A scanso di equivoci c’è da ricordare che tutti, cittadini, residenti, commercianti e categorie sono a favore della chiusura del centro alle auto. «Ma non in questo modo». Se le associazioni di categoria, come Fedimprese, invoca un incontro con l’amministrazione comunale a fare un primo - non proprio positivo - bilancio sono i commercianti. «Gravissime difficoltà» le ha registrate la Farmacia Ferocino in piazza Sant’Oronzo. Una delle poche aperte in città notte e giorno e soprattutto l’unica in centro. «Abbiamo avuto difficoltà a consegnare le bombole di ossigeno e i farmaci salvavita», ha spiegato la dottoressa Claudia Ferocino. Sebbene il varco di via Fazzi - come annunciato - è rimasto libero - nessuno ha potuto raggiungere piazza Sant’Oronzo vista la chiusura in piazza Garibaldi. La farmacia è stata costretta ad inviare uno dei commessi per consegnare personalmente la bombola di ossigeno a pazienti che ne avevano bisogno. «Il mio è un pubblico servizio - spiega la dottoressa - e non si può immaginare che una persona che ha un’urgenza debba andare a prendere la navetta per raggiungere il centro».
Disagi anche al cinema Massimo. «La chiusura della città senza un piano parcheggi adeguato rischia solo di mandar fuori dalla città l’utenza», ha dichiarato Aldemarita Angelelli, titolare del cinema nel cuore di Lecce. Un provvedimento senza regole e servizi a corredo «crea solo danni anche ai commercianti».
Per i titolari dei locali notturni, invece, non si può certo considerare “banco di prova” un sabato sera di settembre dall’aria ancora estiva e con eventi in città. «Si è lavorato, chi più chi meno, come il sabato precedente.
Quotidiano Di Puglia