Coronavirus, mistero sul dietrofront del ministero: partita a porte aperte. Ed è caos. Giornalista spagnolo contagiato a San Siro. On line il modulo p

Coronavirus, mistero sul dietrofront del ministero: partita a porte aperte. Ed è caos. Giornalista spagnolo contagiato a San Siro. On line il modulo p
Il ministero dello Sport fa dietrofront e autorizza la trasferta dei tifosi dell'Atalanta, dopo che solo ieri sera era arrivata in tutte le redazioni la notizia di uno stop e...

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Il ministero dello Sport fa dietrofront e autorizza la trasferta dei tifosi dell'Atalanta, dopo che solo ieri sera era arrivata in tutte le redazioni la notizia di uno stop e la decisione di far disputare Lecce-Atalanta a porte chiuse, come misura di contenimento e prevenzione per la diffusione del coronavirus. La notizia - che circola insistentemente in queste ore - non riesce a trovare, al momento, alcuna smentita.


La confusione regna sovrana e la stessa società dell'Us Lecce, interpellata dal giornale, non conosce quali siano le decisioni assunte dal Governo in queste ore. Una situazione che sta provocando non poche polemiche e critiche alle istituzioni chiamate a governare l'emergenza.

Ieri sera, come detto, al termine di un duplice incontro tra il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora con Figc e Coni, si era stabilito di negare la possibilità per i bergamaschi di seguire la squadra in Puglia. Una scelta arrivata tardi, per alcuni troppo tardi e soprattutto dopo che il presidente dei salentini, Saverio Sticchi Damiani, nei giorni scorsi, aveva chiesto alle autorità di valutare l’apertura del Via del mare ai nerazzurri. Non ricevendo alcuna risposta, da mercoledì la società aveva cominciato a vendere i biglietti a tutti. Sempre il numero uno dei pugliesi aveva dichiarato di essere disposto a rimborsare i tagliandi. Questa mattina la nuova decisione.

La paura del contagio da coronavirus spaventa non poco anche i tifosi del Lecce, ancora indecisi se presenziare domani pomeriggio allo stadio “Via del Mare”, per il match di serie A dei giallorossi contro l’Atalanta. Ieri alle 17, erano soltanto 1500 i tagliandi complessivi acquistati sul circuito online di vendita libera, di cui 147 dalla tifoseria atalantina.

Intanto la Regione Puglia, sul portale www.sanita.puglia.it/autosegnalazione-coronavirus ha creato una sezione per autosegnalarsi se si proviene da zone dove ci sono focolai di coronavirus. E’ possibile, quindi, compilare un modulo online inserendo i propri dati anagrafici, il codice fiscale, comune di provenienza, Asl di appartenenza, data di arrivo in Puglia, Comune pugliese e indirizzo di alloggio in Puglia, numero di telefono e e-mail. Compilato il modulo basterà trasmetterlo al proprio medico di base o al dipartimento della Asl.

In Spagna, a Valencia, parte intanto la mobilitazione per escludere i tifosi orobici dalla sfida di Champions League del prossimo 10 marzo. Nelle scorse ore si è appreso che un giornalista spagnolo, che ha seguito la squadra del Valencia in trasferta a Milano, a San Siro, per la partita di Champions league contro l'Atalanta, disputata mercoledì 19 febbraio, è risultato positivo al Coronavirus in Spagna.

Tra ansie, psicosi e preoccupazioni generalizzate, potrebbero essere oltre 500 i supporters bergamaschi preventivati che, insieme ai circa 20mila tifosi giallorossi, occuperebbero domenica gli spalti dell'impianto sportivo leccese con lo spettro del contagio da Coronavirus. Numero di supporters atalantini che potrà crescere ancora nelle prossime ore - qualora si decidesse di aprire le porte dello stadio, come parrebbe - con la vendita online dei ticket aperta dalla serata di mercoledì.

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L'Unione sportiva Lecce infatti avrebbe ritardato sino al termine ultimo la messa in vendita dei tagliandi, in attesa di una risposta alla pec inviata al presidente della Lega calcio, Paolo Dal Pino, al Prefetto di Lecce Maria Teresa Cucinotta, al governatore Michele Emiliano e al sindaco di Lecce Carlo Salvemini, in cui si palesava incertezza in merito all'evoluzione della situazione sanitaria e dell'eventuale emanazione di ulteriori provvedimenti da parte delle Autorità competenti, di conoscere eventuali motivi ostativi alla regolare vendita dei tagliandi riservati alla tifoseria ospite. Risposta che al momento pare non sia arrivata e come fanno sapere dagli ambiente societari giallorossi vincola l'Us Lecce, quale società ospitante, a rispettare le disposizioni imposte dalla Lega di serie A.

Quindi, domenica alle ore 15, al contrario degli stadi del nord Italia, a Lecce si giocherà in presenza del pubblico di entrambe le tifoserie. I tifosi della Dea partiranno alla volta del Salento presumibilmente tra sabato sera e domenica mattina, in autobus o dall'aeroporto di Orio al Serio, distante poco più di 90 km da Codogno, città lombarda tra i maggiori focolai del virus Covid-19. Ad attenderli all'arrivo nessuna misura particolare, se non le procedure di prevenzione imposte dalle direttive emanate dalle autorità nazionali e regionali. Anche allo stadio Via del Mare i controlli all'ingresso non dovrebbero differire rispetto ai precedenti match. Gli steward, che in un primo momento erano stati messi in preallarme per indossare guanti e mascherine, dovrebbero mantenere invece la divisa standard, mentre non è da escludere che alcuni operatori sanitari, prima dei tornelli d'accesso, possano effettuare una veloce misurazione della temperatura corporea ai tifosi atalantini.

Da parte della società Atalanta, che si è limitata invece ad annullare la tradizionale conferenza stampa prepartita del tecnico Gian Piero Gasperini, al momento nessun commento su una situazione, che resta pur sempre in continua evoluzione.
In Spagna invece l'allerta per il contagio da Coronavirus che ha già colpito 10 persone resta alta, e fonti vicine alla società calcistica del Valencia, prossima avversaria di Champions League dei bergamaschi, fanno trapelare la volontà di vietare l'accesso allo stadio ai tifosi italiani provenienti dai territori a rischio. Se il calcio prosegue, tutt'altra decisione invece ha riguardato la Lega di basket e l'Happy casa Brindisi, che si fermeranno un turno. Al PalaPentassuglia, riflettori spenti e match rinviato contro il roster lombardo di Varese. Identica sorte, tra le polemiche, per la mezza maratona Corri Lecce programmata nel capoluogo per domenica.
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E sull'argomento era intervenuto anche il mondo della politica:  

«Al fine di tutelare la salute e l’interesse di tutti. Sulla gara di Serie A Lecce-Atalanta in programma domenica prossima al Via Del Mare credo che si debba fare uno sforzo: far disputare l’incontro a porte chiuse evitando così l’arrivo di spettatori dalla Lombardia - dichiara il presidente regionale di Italia in Comune e vice presidente della III Commissione Sanità, Paolo Pellegrino -. Sarebbe, a mio avviso, la scelta più equilibrata per smorzare sul nascere le polemiche».

Aggiunge il consigliere comunale di opposizione, Andrea Guido: «La partita Lecce – Atalanta si giocherà, nonostante a Bergamo i numero dei contagi sia salito a 72 e siano già morte 4 persone a causa del Coronavirus. Il Sindaco Salvemini ha fatto sapere che la decisione è stata presa dal Ministero dello Sport e quindi non rimane altro che prendere atto che anche questa volta se ne sia lavato le mani. Vuol far credere ai leccesi che non rientri nelle sue competenze vietare lo svolgimento dell’incontro, ma non è così».


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Quotidiano Di Puglia