Rischia la chiusura l’Emporio della solidarietà che fa capo alla Comunità Emmanuel. L’allarme è stato lanciato ieri dal sindaco di Lecce Paolo...
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I numeri parlano chiaro: nei primi sei mesi dell’anno le perdite subite dall’emporio sono state pari a 60mila euro(a fine anno potrebbero arrivare a 90 mila). Mentre la povertà dilaga, come ha messo in luce l’altro ieri l’Istat, e cresce il numero dei nuclei familiari che a Lecce per nutrirsi sono costretti a fare ricorso alla spesa solidale: 830 fino al 30 settembre, e una stima previsionale di 1.200-1300 al 31 dicembre. La situazione, estremamente critica, è stata illustrata da Daniele Ferocino, presidente della Comunità di padre Mario Mariafioti, e da Salvatore Esposito, coordinatore di tutte le attività legate alla raccolta alimentare. Raccolta che, nei quasi cinque anni di attività, ha prodotto la disponibilità di 503 tonnellate di alimenti, per un valore complessivo di 1.504.392 euro. Ciò nonostante, “i conti non sono in equilibrio”, ha detto laconico Ferocino mettendo l’accento sui costi di gestione di quello che – a conti fatti – ha tutti i crismi e gli obblighi di un vero supermercato (assicurazioni per il personale, spese di trasporto della merce e manutenzione mezzi, utenze varie), e sul trend povertà, in crescita anche a Lecce. Per soddisfare la domanda delle famiglie che fanno riferimento all’emporio, occorrerebbero 10 mila tonnellate di cibo al mese e 120 mila euro per mantenere in piedi una struttura che ha fatto dell’organizzazione e della trasparenza la sua forza.
Due i fronti emergenziali: il reperimento delle derrate alimentari e quello direttamente legato agli introiti monetari.
Quotidiano Di Puglia