Entra di notte in camera e violenta una ragazza che dorme. Poi cerca di scusarsi: «Pensavo fossi Silvia...».

Entra di notte in camera e violenta una ragazza che dorme. Poi cerca di scusarsi: «Pensavo fossi Silvia...».
Cinque anni e tre mesi di reclusione è la condanna inferta al turista di Latina Daniele Trotta, 29 anni, accusato di aver violentato una ragazza di 18 anni la mattina del...

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Cinque anni e tre mesi di reclusione è la condanna inferta al turista di Latina Daniele Trotta, 29 anni, accusato di aver violentato una ragazza di 18 anni la mattina del 30 agosto dell'anno scorso mentre stava trascorrendo le vacanze con un gruppo di amici in un villaggio turistico di Marina di Mancaversa (Taviano). I giudici della prima sezione penale lo hanno ritenuto responsabile delle accuse di violenza sessuale e di violazione di domicilio. Il pubblico ministero aveva chiesto sei anni e mezzo di reclusione.

A incastrare l'imputato anche una frase da lui pronunciata all'indirizzo della ragazza che lo accusava: «Tu sei pazza. Io non ho fatto niente. Ma pensavo fossi Silvia». Una ammissione ammissione di responsabilità  ha sostenuto il pubblico ministero durante la requisitoria.
I fatti, per come sono stati accertati dall'inchiesta e dal processo, sostengono che l'imputato entrò verso le 6.30, dopo una serata di festa, nel bungalow dove alloggiava la ragazza, giunta pochi giorni prima da Anzio (Roma) per trascorrere una vacanza nel Salento. Lei dormiva e lui ne approfittò. Per poi cercare di scusarsi affermando che credeva fosse un'altra. Ovvero Silvia, anche lei del gruppo di amici.
Se ne riparlerà nel processo d'Appello: la difesa ha annunciato di voler impugnare la sentenza appena saranno depositate le motivazioni. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia