Con l’acqua alla gola, i docenti salentini immessi in ruolo lo scorso anno con il Piano straordinario della legge 107 nota come “Buona scuola”, ma l’ancora...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La conferma arriva da Roberto Calienno, segretario regionale della Cisl scuola: «Con le assegnazioni provvisorie sul sostegno rientrano tutti, nessuno escluso, purché sia abilitato. Per i posti comuni ci sono seri problemi. Per loro, a mio avviso, l’unica possibilità è l’utilizzazione e assegnazione sui posti part time. Come Cisl scuola stiamo facendo fare la domanda di part time, subordinata all’accoglibilità dell’istanza di trasferimento».
Tira fuori l’asso dalla manica Calienno e dà una chance in più a chi guarda con terrore al nuovo anno scolastico. «Dopo aver presentato la domanda di assegnazione provvisoria stiamo facendo presentare, a chi è nelle condizioni di poterlo fare, una domanda[FI] cartacea [/FI]- rende noto Calienno -[FI] di part time[/FI] all’Usp di provenienza e di arrivo. In questo si possono recuperare altri rientri. La nostra richiesta rimane sempre quella della diminuzione del rapporto alunni-classe che in Puglia è ancora dello 0,7 per cento più alta della media nazionale. Chiediamo anche l’aumento dell’organico di fatto, l’aumento del tempo scuola grazie al tempo pieno e a quello prolungato. E serve il sostegno degli enti locali che devono venirci incontri con i servizi di trasporto e mensa».
E non basta. Sul fronte delle sofferenze della scuola, quest’anno, piangono i prof immessi in ruolo lo scorso anno, ma anche quelli precari. «C’è la partita delle Gae - puntualizza Calienno - e abbiamo chiesto che la Regione si impegni a stilare un protocollo d’intesa con il Miur per il riconoscimento integrale del servizio prestato dai docenti delle Gae nel progetto “Diritti a scuola” che oggi non ha un punteggio riconosciuto».
Sul fronte caldo anche gli errori dell’algoritmo utilizzato dal Miur per la destinazione dei docenti della mobilità nazionale. La Cisl scuola ha quantificato[FI] in 519 i tentativi di conciliazione, in Puglia[/FI], per primaria e e scuola media a cui si aggiungono quelle eventualmente presentate da chi è fuori regione e che al momento non sono quantificabili. Le contestazioni riguardano 322 persone spedite fuori regione e 197 per le fasi interprovinciali. Circa 300 sono della primaria, il resto della scuola media. Quelle delle superiori non sono significative perché non si riferiscono all’algoritmo e non è chiaro se saranno prese in esame. «Le conciliazioni - conclude Calienno - saranno fatte sull’organico di diritto e i docenti, anche se hanno ragione, rimarranno fuori. Pare che per indicazione del Miur non si possano utilizzare i posti dell’organico di fatto per un problema di natura giuridica: i movimenti sono stati fatti sull’organico di diritto e quindi gli errori devono essere sanati in quell’ambito». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia