Erano a Corfù, a bordo di un motoryacht battente bandiera americana. Ma non sono sfuggiti al mandato di arresto europeo emesso dalla Procura della repubblica di Lecce: in...
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Dalle prime informazioni raccolte dai migrati - che hanno detto di essere partiti dalla Turchia e di aver pagato, per il viaggio della speranza verso l'Italia, ben 10mila euro a testa - si è capito che il gommone era stato sganciato da un motoryacht con a bordo tre persone di nazionalità turca. Lo yacht è stato individuato dall'alto da un aereo e seguito fino a Corfù, dove ieri pomeriggio è stato eseguito il mandato di arresto europeo.
C'erano anche undici minori su quel gommone: erano tutti accompagnati e stanno tutti bene. Le 44 persone messe in salvo appartenevano a cinque nuclei familiari di nazionalità curdo-irachena, curdo-iraniana, turca e uzbeka. Il gommone è stato intercettato da una motovedetta della Capitaneria di porto, mentre all'intervento di salvataggio ha partecipato anche personale della Guardia di finanza e dei carabinieri.
I migranti sono stati fatti sbarcare in tutta sicurezza nel porto di Santa Maria di Leuca. Le famiglie in fuga sono state riscaldate, assisstite e rifocillate dal personale del comitato di Lecce della Croce rossa italiana, che è stato raggiunto dagli amministratori del Comune di Castrignano, giunti con biscotti e frutta. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia