Minacce di revoche degli incarichi arrivate agli avvocati da dietro le sbarre delle celle di sicurezza dell’aula bunker. È successo nei giorni scorsi durante una...
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Non è piaciuta, soprattutto agli imputati che rispondono di associazione mafiosa, una considerazione in particolare: che sopprimere la Corte d’Appello avrebbe anche la conseguenza di cancellare con un colpo di spugna la “Direzione distrettuale antimafia” (Dda): “Non si può scardinare un impianto giurisdizionale che ha fatto un’efficace lotta, e continua a farla, alla criminalità organizzata”, il pensiero del delegato dell’Oua.
A prendere la parola per farsi carico del pensiero corale degli imputati è stato Giuseppe Contaldo, 55 anni, di Lecce: l’uomo è sotto processo anche con l’accusa di aver fatto parte del gruppo facente capo al boss Maurizio Briganti impegnato a far confluire nelle casse del clan gli introiti derivanti dalle affissioni dei manifesti alle elezioni comunali del 2012. Contaldo, peraltro, sembra avere particolarmente a cuore la questione della presenza concreta o meno nel Salento della mafia: nell’udienza di febbraio fece dichiarazioni spontanee per sostenere che la Sacra corona unita non esista più da ormai oltre 20 anni e che oggi si dovrebbe parlare solo di una compagine tra persone che, in alcuni casi, nemmeno si conoscono. E che ricorrerebbe ai prestiti per pagare gli onorari degli avvocati. Infine, aggiunse, continuare a ritenere il contrario, e cioè che a Lecce e nel Salento ci sia una criminalità organizzata sul modello mafioso, rappresenta di fatto un discorso strumentale.
Da quella stessa aula bunker l’altro giorno è arrivata la minaccia di revocare il mandato a tutti gli avvocati di questo processo. La protesta è avvenuta poco prima dell’inizio dell’udienza ed è stata dettata dal convincimento (degli accusati) che i difensori di questo processo non potrebbero sostenere l’esistenza della Scu nemmeno in astratto, neppure nel corso del dibattito sulla difesa del distretto di Corte d’Appello, mobilitazione che coinvolge a tutti i livelli magistratura, politica e mondo forense. E questo perché - è il pensiero degli imputati - non avrebbe senso parlare di baluardo se la Scu non esiste. Al netto delle decine di processi con condanne definitive degli ultimi 20 e passa anni. E.Mar.
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Quotidiano Di Puglia