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«La linea non cambia. Daremo battaglia in tutte le sedi contro l'opera prevista dall'Ager».
Il sindaco di Surbo, Ronny Trio conferma la volontà di andare allo scontro con tutti gli enti che in questi mesi hanno permesso il parto del futuro impianto di compostaggio a Masseria Ghetta, che sorgerà nella zona industriale di Lecce, soprattutto dopo che, in extremis, era stata raccolta la disponibilità di un altro sito, quello di Sementello, messo a disposizione dal comune di Arnesano. «Proprio per il rifiuto dell'Ager - continua Trio - di non voler presentare la nostra proposta che avrebbe potuto avere altrettante chances di quella del capoluogo, abbiamo dato mandato ai nostri legali di ricorrere contro il ministero per l'esclusione, visto che la domanda è stata comunque inviata.
Il no anche da Trepuzzi
Posizione alla quale si accoda anche l'altro primo cittadino battagliero, cioè Giuseppe Taurino, alla guida dell'amministrazione di Trepuzzi, comune quest'ultimo (come Surbo) vicino all'impianto. «Non c'è un solo motivo per accettare questa imposizione - commenta -, eravamo contrari prima e siamo contrari adesso. Il concetto di non poter dire la nostra su un sito che, pur ricadendo nel territorio del capoluogo, intacca le nostre eccellenze a partire da Cerrate, è inaccettabile. E non avremo timori ad andare nelle aule di tribunale».
L'alternativa a Masseria Ghetta avrebbe potuto essere, come detto, quella del sito di Sementello che, se pur proprio sul filo di lana, aveva raccolto il voto favorevole dei comuni dell'Aro Lecce 1 e Lecce 3, Copertino, Arnesano, Carmiano, Lequile, Leverano, Monteroni, Porto Cesareo, Veglie, Surbo, Trepuzzi, Squinzano, Campi salentina, Salice salentino, Guagnano e Novoli. L'Ager però nel rifiuto di accogliere la richiesta aveva contestato loro di aver ripreso «integralmente la relazione generale redatta dal gruppo di progettazione incaricato dall'Agenzia sul sito di masseria Ghetta, senza considerare le peculiarità del nuovo sito individuato». Altro nodo, l'area individuata, la quale, pur essendo di proprietà dell'amministrazione di Arnesano, ricade nel territorio del comune di Lecce «che non ha formalmente condiviso la proposta. Ubicata a notevole vicinanza da case sparse e zone residenziali, la località non è stata individuata alla fine di un'idonea istruttoria preliminare». Incassato il rifiuto di Ager, i sindaci avevano ugualmente candidato direttamente il sito al bando del Ministero della Transizione ecologica.
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Quotidiano Di Puglia