«In chiesa ci sono le microspie». Il caso incredibile riguarda Nardò, dove una delle due confraternite da tempo in guerra tra loro avrebbe piazzato delle...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La vicenda però resta ed è già un caso giudiziario, finito in un fascicolo ad hoc su cui indagano i carabinieri.
Tutto è partito da una catena di sospetti: ciò che si diceva all'interno della chiesa dopo poco tempo era già di dominio pubblico. Da qui la volontà di vederci chiaro. Al resto ci ha pensato un investigatore privato che dopo una veloce ispezione ha trovato le microspie piazzate nell'edificio. Necessario, quindi, chiedere l'intervento dei carabinieri, che hanno acquisito il materiale ritrovato e consegnato un'istruttoria alla Procura della Repubblica.
Dalla curia gettano acqua sul fuoco: all'interno della chiesa l'unico confessionale presente sarebbe un pezzo d'antiquariato. «Da parte del Vescovo Fernando l'attenzione e il dovere assoluto di tranquillizzare i fedeli circa il rischio di profanazione del sacramento della confessione - scrive il portavoce della Curia - non essendo presenti, per altro, nella sacrestia della chiesa in questione confessionali funzionanti e integri per la celebrazione del sacramento. Resta il turbamento, il dispiacere dello scandalo dato ai fedeli. Mi preme ribadire, in ogni caso che Il vescovo Fernando, ha attivato tutti i dispositivi canonici e civili possibili per ristabilire l'armonia ferita in quella che è una Chiesa carissima alla devozione dei Neretini». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia